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Regionali, Giorgia Meloni a Pisa: comizio e contestazioni

La leader di Fratelli d'Italia ha tenuto un comizio mercoledì sera in Piazza del Pozzetto con i sostenitori del partito e del candidato alle regionali Claudio Borghi. Presenti almeno una 30ina di contestatori, controllati dalle forze dell'ordine

"Toh.. E chi si vede a Pisa?! Quei figli di papà dei centri sociali. Anche oggi non dovendo lavorare per guadagnarsi da mangiare stanno facendo i buffoni alle manifestazioni degli altri, ridicoli". E ancora: "A Pisa i buffoni dei centri sociali mi gridano più barconi meno Meloni. Io propongo un'alternativa: mettiamo i buffoni sui barconi. Che dite?". Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, risponde sul suo profilo Facebook a quanti ieri sera l'hanno contestata durante il comizio tenuto in Piazza del Pozzetto (adiacente Piazza Garibaldi), durante la tappa pisana della campagna elettorale in Toscana, in vista del voto del 31 maggio. Il partito della Meloni, in questa tornata elettorale, correrà insieme alla Lega Nord e a una quarantina di liste civiche di destra, appoggiando il candidato leghista Claudio Borghi.

IL COMIZIO. Il comizio della Meloni è iniziato intorno alle 20.30 ed è durato circa un'ora. Prima di lei a parlare è stato Diego Petrucci, capolista di 'Liste civiche per Giorgia Meloni' ed esponente di Noi Adesso Pis@. "Una serata eccezionale - dice Diego Petrucci - a cui hanno partecipato 400 persone. Abbiamo presentato il nostro progetto per la Toscana: un progetto alternativo al centro sinistra ma anche a questo centro destra, ormai compromesso dopo il patto del Nazzareno. Tra i punti del nostro programma: lavoro, comodato gratuito per tre anni degli immobili comunali sfitti e, per i giovani imprenditori, dei terreni incolti". Tra i temi affrontati dalla Meloni invece quello delle pensioni, per cui il Leader di fratelli d'Italia ha chiesto il taglio delle pensioni d'oro e il conseguente innalzamento delle minime.

LE CONTESTAZIONI. Dall'altra parte circa una trentina di antagonisti hanno duramente contestato la Meloni al grido di 'Fascista, carogna, ritorna nella fogna'. "In questa Piazza ci sono anche i leghisti - hanno spiegato i contestatori - non a caso sono alleati alle elezioni europee. Meloni è sulla stessa linea di Salvini, se contesti l'uno non puoi che contestare anche l'altro. Sono i seminatori di odio: il bagaglio retorico è quello della destra missina, la nazione, i diritti solo per gli italiani, la nostalgia per il ventennio che traspare da molti volantini, le campagne contro i migranti e la liberalizzazione delle droghe leggere: una cultura reazionaria che metterebbe in carcere chiunque".

Presente in piazza un cordone di sicurezza di forze dell'ordine, con anche la Digos ed i tecnici della Questura a filmare e fotografare i presenti.

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