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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Coltano

Sinistra Italiana contraria alla nuova base di Coltano: "Scelta da respingere e cambiare"

Il partito chiede al governo di rivedere la decisione per salvaguardare il territorio del Parco di San Rossore

A Pisa il governo vuole costruire una nuova base militare all'interno del Parco di San Rossore, aumentando di 13 volte una vecchia struttura in disuso, con i fondi del Pnrr. Nonostante il parere negativo dello stesso Ente Parco. E' su questo tema che Sinistra Italiana intende presentare un'interrogazione parlamentare ai ministri Guerini e Cingolani. "E’ questo il modello di resilienza e transizione ecologica di governo e maggioranza? Scelta da respingere e cambiare" afferma il deputato e segretario nazionale di SI Nicola Fratoianni. "Chiediamo al governo di rivedere la scelta di realizzare una nuova base militare a Coltano, valutando ipotesi alternative che non coinvolgano aree protette e parchi naturali, escludendo così qualsiasi impatto negativo per l’ambiente e contemporaneamente non aggiunga ulteriori strutture militari in una zona che ne è ha già ampiamente gravata".

Sono queste le richieste di Sinistra Italiana al governo Draghi con un’interrogazione parlamentare ai ministri Guerini e Cingolani sulla decisione di costruire una cittadella militare nell’ex centro radar di Coltano, passando da 54mila a 729mila metri quadrati di nuove costruzioni, un incremento pari a 13 volte. "Il governo - si legge nell’interrogazione - ha deciso di realizzare a Coltano una nuova infrastruttura militare quale opera destinata alla difesa nazionale, e considerata quindi strategica, cui si applicano le misure di semplificazione procedurale previste dalla legge di conversione del Decreto 'Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure'. Gli interventi saranno finanziati - continua l’atto ispettivo -  attraverso i fondi del Pnrr e con procedure semplificate e eccezionali che scavalcano i livelli decisionali territoriali e derogano talune norme, cancellando infine ogni forma  di partecipazione dei cittadini".

Sinistra Italiana continua: "Ad oggi non si è a conoscenza neanche dell’ammontarecomplessivo della spesa né quanta superficie del parco rischia di essere distrutta per militarizzare ulteriormente il territorio di Pisa. Coltano si trova infatti all’interno del perimetro del Parco Nazionale di San Rossore, un’area protetta da stringenti vincoli ambientali e paesaggistici e secondo Legambiente Pisa la nuova base militare impegnerà oltre 70 ettari di terreno nei boschi, una vasta area protetta che verrà sacrificata per esigenze militari inconciliabili con gli obiettivi per cui è stato costituito l’Ente Parco. Nell’area coinvolta non sono ammessi cambi di destinazione d’uso e nuove volumetrie".

"Peraltro il  territorio tra Livorno e Pisa è già gravato dalla presenza di importanti e numerose aree militari, prima tra tutte quella Usa di Camp Darby, le strutture del Comfose, il Cisam 'Centro Interforze Studi per le Applicazioni Militari', già sede di reattore nucleare, l'aeroporto militare Arturo Dell'Oro, la caserma Bechi Luserna, la condivisione delle strutture aeroportuali tra funzione militare e funzione civile, con il recente caso di un carico di armi caricato in un piazzale civile e insieme ad aiuti umanitari". "E nonostante che l’Ente Parco abbia dato parere negativo al progetto, il governo è andato avanti ugualmente, imponendo un progetto che con la resilienza e la transizione ecologica non c’entra proprio nulla. Ora mi auguro - conclude Fratoianni - che i pisani, le associazioni ambientaliste, e tutti coloro che pensano che il futuro del nostro Paese sia possibile perseguendo politiche di pace, si facciano sentire con voce forte e alta".

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