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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Elezioni comunali a Vecchiano, il candidato Angori: "I cittadini possono fidarsi di me"

PisaToday ha intervistato il candidato della coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative del 5 giugno 2016

Ecco cosa ci ha raccontato il candidato di 'Insieme per Vecchiano', Massimiliano Angori.
 

-  Angori, ci parli di lei.

Mi chiamo Massimiliano Angori, sono sposato e ho tre bambine. Lavoro come dipendente di un’azienda pubblica. Sono laureato in Scienze Naturali e appassionato di ecologia. La mia esperienza politica è radicata nell’associazionismo dal quale provengo. Sono stato consigliere comunale e poi assessore. Mi sono candidato per mettere la mia esperienza e il mio amore per la nostra terra a disposizione di tutti e sono stato scelto con il voto delle primarie dello scorso marzo. Dopo questo passaggio si è aperto un dialogo con tutte le forze dell’attuale maggioranza di centrosinistra – Insieme per Vecchiano - che hanno contribuito a costruire un programma condiviso, ampio e innovativo di cui mi farò portavoce. 

- Quali sono le motivazioni che l’hanno portata a candidarsi a sindaco?

Ho scelto di candidarmi consapevole della complessità che un amministratore deve affrontare ogni giorno. Credo che l’esperienza, unita alla conoscenza del territorio e dei cittadini, facciano di me un buon tecnico. Certo questo non basta: oltre alla tecnica, in me è forte la passione politica per contribuire a costruire, con i molti giovani e le giovani in lista, una comunità più dinamica e innovativa, più aperta al futuro e inclusiva. 

- Quali sono i problemi principali del Comune? Cosa in questi anni secondo lei non è stato fatto per Vecchiano?

La sicurezza declinata in modi diversi e lo sviluppo: questi sono i due assi portanti. Sicurezza delle persone, ma anche dell’ambiente e sicurezza idraulica, politiche per attrarre nuove imprese e nuovi investimenti sono i cardini del mio impegno per i prossimi 5 anni. Tutto questo avviene in un contesto generale molto difficile, in cui le risorse economiche ed i trasferimenti sono ridotti all’osso: quella della impossibilità di spendere, anche per i Comuni virtuosi, non è una leggenda, ma una amara e concreta realtà. Mi pare di vedere che ci sia, a livello nazionale, un cambio d’indirizzo e una richiesta di flessibilità. Spero che sia vero e che l’allentamento del rigore riguardi soprattutto i Comuni. Perché dobbiamo essere tutti consapevoli che ciò che succede in Europa o a Roma ha conseguenze dirette anche su Vecchiano: se non si capisce questo si sbagliano i bersagli e gli obiettivi.

- Quali sono i punti salienti, le priorità del suo programma elettorale? In che cosa la sua proposta si differenzia da quelle dei suoi avversari? 

Sviluppo, sicurezza, tutela ambientale; queste sono le parole chiave che mi sento di ribadire. Ma non sono affatto slegate dall’accoglienza e dall’attenzione verso chi è più fragile, perché nessuno resti indietro. Il realismo, unito all’ottimismo e alla fiducia nel futuro sono le mie caratteristiche personali che credo di poter mettere a disposizione. Diciamo che un sano pragmatismo, insieme alla consapevolezza che si va avanti tutti insieme e che l’ascolto non può mai mancare, sono attitudini importanti di chi rappresenta Insieme per Vecchiano. Altrove mi pare si manchi d’umiltà o di concretezza o di senso della misura….

- Quale percentuale di voti si sente di poter raggiungere in queste Amministrative?

Vedremo il 6 giugno. Non sono scaramantico, ma non voglio sfidare l’ira degli dei.

- Quali sono i primi provvedimenti che prenderete in caso di vittoria? Oppure che tipo di opposizione farete nel caso non vinceste?

Vorrei lavorare per il territorio, facendo miei i segnali che i cittadini mi hanno mandato: argini del Serchio, sicurezza idraulica, presidio delle forze dell’ordine e certezza delle norme per attrarre investimenti. Ripartirei da qui.
Se fossi invece all’opposizione ci starei in modo costruttivo, il bene dei miei concittadini verrebbe comunque prima di tutto. Terrei gli occhi bene aperti e le orecchie parecchio dritte però …

- Perché i cittadini dovrebbero votarla?

Perché mi conoscono bene, conoscono i miei valori e sanno che possono fidarsi di me.

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