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Una strada dedicata al creatore della comunità di San Patrignano: "Segnale contro Canapisa"

Nello scorso Consiglio Comunale è stata votata a maggioranza una mozione che prevede l'intitolazione di una via o piazza a Vincenzo Muccioli

Nel Consiglio Comunale di martedì scorso, subito dopo il dibattito su 'Canapisa', è stata anche approvata a maggioranza la mozione con prima firmataria la consigliera Giulia Gambini (Nap-FdI) affinché sia intitolata una strada o una piazza a Vincenzo Muccioli, il fondatore scomparso nel 1995 della Comunità di San Patrignano, nata per il recupero dei tossicodipendenti. 

"In questo particolare momento - ha così commentato Gambini - nel quale nella nostra città è molto acceso il dibattito con chi vorrebbe organizzare una 'manifestazione' per la liberazione delle droghe leggere, abbiamo sentito forte l'esigenza di rispondere con un segnale contrario a questa 'modello' culturale pericoloso che non condividiamo ed abbiamo individuato nella figura di Vincenzo Muccioli il simbolo della lotta al consumo delle droghe, una persona che con coraggio ha lottato contro le dipendenze. Muccioli ha fatto del recupero dei tossicodipendenti la sua missione, quando lo Stato era completamente assente nel contrasto al consumo di droghe. I risultati e l'impegno della sua comunità, riconosciuti in modo unanime a livello nazionale e internazionale, sono testimoniate dalle migliaia di persone che grazie a 'SanPa' si sono salvati".

"Muccioli - insiste la consigliera - ha sempre sostenuto che non vi siano differenze tra droghe leggere e pesanti, in quanto tutte sono capaci di creare dipendenza. Il suo coraggio non fu compreso, al contrario, fu oggetto di attacchi e di strumentalizzazioni politiche che fecero perdere completamente di vista il dato fondamentale: i risultati ottenuti dalla comunità che aveva creato che portavano con percorsi duri, faticosi e impegnativi la salvezza delle persone e delle famiglie che si rivolgevano a lui".

Il secondo impegno assunto con la mozione riguarda l'attività di informazione e sensibilizzazione dei giovani, perché "siano consapevoli degli effetti e dei danni che derivano dal consumo di droghe, tutte le droghe. La necessità di fare una campagna di sensibilizzazione per tutelare i giovani trova conferma negli allarmanti dati della relazione europea sulle droghe del 2018, dalla quale emerge che il dato riferito alla percentuale di popolazione che consuma è il doppio nella fascia d'età tra i 15 e i 34; in particolare la cannabis è stata usata nell’ultimo anno da 24 milioni di adulti, il 7,2% della popolazione adulta europea (15-64 anni), mentre si stima che le persone che nell'arco della loro vita hanno fatto uso di cannabis siano il 26,3% degli europei. Se analizziamo - ha concluso Gambini - il consumo della sola popolazione giovanile, fascia di età 15-34 anni, le percentuali di consumo raddoppiano, siamo intorno al 14,1% della popolazione giovane europea. Oltre a ciò, cocaina, MDMA, anfetamine, oppiacei e nuove sostanze psicoattive sono utilizzate da decine di milioni di europei con un incidenza nel mondo giovanile molto alta che, con riferimento a ciascuna sostanza stupefacente, vede raddoppiare la % di popolazione che ne fa uso". 

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