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Lettera aperta al presidente Giani

Pandemia e campagna vaccinazione in Toscana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Consentici anzitutto Presidente di manifestarti un certo stupore per la scelta oggettiva che, nel tentare di salvare i Toscani, la Regione abbia deciso di imboccare una strada che non condividiamo: trascurare i più fragili, i socialmente più deboli i più anziani, concentrando le poche risorse, per i debiti ereditati e per le note inefficienze europee nella fornitura dei vaccini, a favore di categorie agguerrite. Il P.S.I. ritiene che la responsabilità è ben più vasta e radicata sia nella catena organizzativa della sanità toscana che in quella politica delle forze che governano, da oltre venti anni, la Toscana. Ci permettiamo di comunicarti l’opinione frutto della conoscenza dei nostri territori e dei suoi cittadini:
- La pandemia nella sua terza ondata ha mostrato le difficoltà anche del nostro sistema sanitario regionale a far fronte all’emergenza covid.
- Le strutture ospedaliere, in mancanza di adeguati presidi sanitari diffusi sul territorio, rischiano di collassare; in prospettiva, negli obbiettivi europei, si prevede il rafforzamento di strutture non ospedaliere come le case della salute e la telemedicina; ma alcune direzione tecnico-politiche che sono restie a imboccare con risolutezza questa strada.
- Una maggiore diffusione delle case della salute e delle USCA consentirebbe di organizzare meglio le attività non ordinarie dei medici di medicina generale, i tracciamenti e le vaccinazioni.
- Forte è la preoccupazione di essere in difficoltà quando si realizzerà a breve la campagna su larga scala di vaccinazione in carenza di centri vaccinali organizzati con tutti gli strumenti previsti dai Dpcm emanati dal governo Draghi e non ancora concretizzati adeguatamente su tutti i territori.
- I Comuni coinvolgano la struttura ospedaliera e/o il presidio sanitario, al fine di segnalare gli opportuni spazi come palestre, scuole, associazioni degli Enti di Promozione Sportiva del C.U.S. e dei Circoli Culturali.
- I Comuni e la Regione si predispongano ad interfacciarsi con le prefetture, i comandi militari e con la protezione civile.
- I Comuni e la Regione favoriscano l’organizzazione degli appuntamenti per mezzo di un coordinamento di equipe in emergenza Covid nelle varie ASL utilizzando il prezioso supporto dei medici di base gli unici che conoscono le patologie dei loro pazienti, includendo anche le farmacie.
- La Regione, per la somministrazione del vaccino, proponga l’utilizzo di medici e infermieri di recente pensionamento idonei e disposti a svolgere questo servizio anche avvalendosi di studenti del 5° -6° anno di medicina.
- Si prenda atto che il sistema informatico e telematico è inadeguato, si renda trasparente all’opinione pubblica chi, come, perché e quanto costa e si provveda conseguentemente.
- Il Consiglio Regionale e i Consigli Comunali approvino atti affinché il Governo di solidarietà nazionale guidato dal premier Draghi ed il Parlamento si attivino per l’acquisizione delle risorse del MES con il fine di realizzare infrastrutture logistiche a supporto sanitario, di strutture ospedaliere e ricovero dedicate al trattamento dei pazienti affetti da patologie epidemiche e non, onde garantire la diretta e concreta operatività delle attività sanitarie alla luce di tutto quanto sopra esposto.

Segreteria P.S.I. Pisa Carlo Sorrente

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