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M5S, lo scontro è totale: "L'attacco della Zuccaro? Una pugnalata alle spalle"

Le reazioni di Mannini ed Antoni alla richiesta di dimissioni avanzata in queste ore dalla consigliera 5 Stelle. Mannini: "Probabilmente soffre di megalomania". Antoni: "E' il canto del cigno di chi non ha più peso politico"

Più che di frattura si può ormai parlare di una vera e propria 'guerra' interna che vede i coinvolti, su schieramenti opposti, i massimi esponenti del M5S pisano e i meet up che fanno loro riferimento. Da una parte la consigliera comunale Elisabetta Zuccaro. Dall'altra la candidata sindaco del M5S alle amministrative del 2013, Valeria Antoni, insieme all'attuale capogruppo in Consiglio Comunale, Gianfranco Mannini. Non si sono fatte attendere, infatti, le reazioni di questi ultimi alle esternazioni pronunciate in queste ore dalla Zuccaro che si era spinta a chiedere le dimissioni dei due consiglieri 5 Stelle.

LA POSIZIONE DI MANNINI. Una richiesta rispedita al mittente da Gianfranco Mannini."Non si capisce - afferma Mannini - con quale 'autorità' la Zuccaro chieda le nostre dimissioni. Ad ogni modo si tratta di una vera e propria pugnalata alla spalle visto che per quasi tutta la durata del Consiglio Comunale di ieri sono stato seduto accanto a lei. Un attacco senza senso che lascia basiti perchè non si capisce qual è il risultato che si vuole ottenere se non quello di demolire il M5S. Esternazioni che fanno un favore al Pd e ai partitini che non arrivano all'1%, che in questo modo sperano di recuperare consensi". Secondo il capogruppo 5 Stelle la Zuccaro soffrirebbe di "megalomania". "Probabilmente - prosegue Mannini - ha bisogno di un pò di visibilità e per questo ha bisongo di fare 'la diversa', un pò come accaduto con Marco Valiani a Livorno. Riconosco l'impegno della Zuccaro, ma non si capisce per quale motivo voglia negare il nostro lavoro". Mannini nega anche la validità del voto attraverso la quale il Movimento 5 Stelle di Pisa si era espresso per l'uscita dei propri consiglieri dai Ctp. "La votazione - afferma Mannini - ha riguardato solo il meet up della Zuccaro e in ogni caso, visto che non era quello l'argomento all'ordine del giorno di quell'assemblea, è di fatto nulla secondo il regolamento del Movimento".

LA POSIZIONE DELLA ANTONI. Dura anche la presa di posizione di Valeria Antoni. "La Zuccaro - attacca l'ex candidata sindaco - è uscita dal meet up storico di Pisa ad aprile, fondandone un altro insieme ad alcuni militanti di San Giuliano Terme. Da allora non ha fatto altro che tentare di metterci il bastone tra le ruote ed ostacolarci. Ricordo però che il meet up riconosciuto con il simbolo del Movimento è il nostro. Le sue dichiarazioni sono solo il colpo di coda di chi non ha più niente da dire, il 'canto del cigno' di chi non ha più peso politico". "Per noi - prosegue la Antoni - parlano i fatti e le diverse iniziative che stiamo portando avanti sul territorio: dallo sportello anti usura bancaria, alle diverse iniziative contro il degrado, come la ripulitura di piazza dei Cavalieri dai rifiuti prodotti dalla movida; e ancora l'iniziativa che stiamo promuovendo ai Passi per far fronte all'alta marginalità, o i video pensati per i sordomuti in cui si spiegano le ragioni del 'No' al referendum costituzionale. Secondo me questo significa pertecipazione".

LA FRATTURA ALL'INTERNO DEL M5S PISANO. Secondo Mannini i dissapori sarebbero inziati quando Nogarin ha sfiduciato Alessandro Amato, attivista del meet up di Pisa, chidendogli di dimettersi dal ruolo di vicepresidente della Ctt Nord (era stato proprio il Sindaco di Livorno a proporre Amato come vicepresidente dell’azienda nel 2014). Qui sarebbero emerse le prime 'lacerazioni' all'interno del M5S pisano e il conseguente inasprirsi dei rapporti tra le due anime del Movimento. Ulteriori dissapori sarebbero emersi anche sulla possibilità di utilizzare la sede pisana dei 5 Stelle come aula per corsi di lingua gratuiti per migranti. Un'iniziativa a cui la Zuccaro si sarebbe opposta insieme ad altri attivisti del Movimento e che avrebbe portato alla definitiva rottura con la fondazione di un nuovo meet up. Il resto è storia più recente, con la diversa posizione dei due meet up sull'importanza dei Consigli Territoriali di Partecipazione.

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