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Rissa alla stazione, Filippeschi al sindaco: "Passare dalla propaganda ai fatti è difficile"

L'ex primo cittadino attacca il suo successore sul nodo sicurezza: "Hanno consolidato, gratis, la presenza dell'agenzia di scommesse in viale Gramsci"

"Dopo i risultati delle elezioni europee a Pisa e quelli delle comunali in provincia, il sindaco è molto nervoso. Vero. C'è lo stillicidio dei furti e delle risse come non c'era mai stato, basta leggere e confrontare le cronache. Vero. Alla Stazione la situazione è peggiorata. La brillante idea di mettere un ufficio della Polizia Municipale in Galleria Gramsci in un locale 'prestato gratis dal gestore del Punto Snai' si è rivelata un boomerang. Sta sempre chiuso (dicono che non è a norma... se ne sono accorti dopo) e quando apre... fa la guardia al Punto Snai. Un vero capolavoro, ma all'incontrario: hanno consolidato, gratis, la presenza dell'agenzia di scommesse. Il sindaco che l'ha preceduto invece stava lavorando con il prefetto di allora, il dott. Attilio Visconti, perché il Punto Snai potesse trasferirsi altrove. Allora si cercava di fare l'esatto contrario, ma ora... chi ce la leva più?!".
E' un attacco a viso aperto quello dell'ex sindaco Marco Filippeschi all'attuale primo cittadino Michele Conti che, dopo la rissa di ieri sera in viale Gramsci, aveva sottolineato la richiesta di un incontro in Prefettura (che si terrà domani, giovedì 13 giugno) e accusato i predecessori di aver lasciato una città allo sbando, elencando quanto di buono fatto in questo primo anno di amministrazione a trazione leghista per aumentare la sicurezza della città.

Il sindaco Conti: "Città lasciata allo sbando dalla sinistra"

"Come si vede bene, passare dalla propaganda e dalla strumentalizzazione ai fatti è difficile. E bisogna lavorare con più senno e meno... 'spray urticante'... I problemi c'erano e ci sono e sono seri, difficili da risolvere, in tutte le città, nonostante le sparate di Salvini - prosegue Filippeschi su Facebook - è una bugia vergognosa quella che dice il sindaco: non solo non riducevamo quello che accadeva a 'percezione', ci sono decine e decine di dichiarazioni e interviste a testimoniarlo, ma cercavamo di fare, mettendoci sempre la faccia, non nascondendo le difficoltà dovute in realtà all'abbandono delle città in cambiamento da parte dei governi (plurale) e magari ricevendo qualche manifestazione contro perché il sindaco era 'sceriffo'. O qualche comunicato sindacale un po' risentito perché s'impiegava la Polizia Municipale (nota: le nuove assunzioni erano già largamente programmate) 'solo per fare sicurezza urbana'. E a dire sempre bugie, come fa Conti, la faccia... si perde".

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