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Millozzi: "Chi si candida a governare una città come Pontedera sappia prima rispettarla"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Deve essere una prerogativa dei candidati della destra pontederese non aver alcuna accortezza nell'uso delle parole. Dopo l'exploit del candidato Brini, il  più effimero della storia di questa città, il nuovo candidato (scelto dopo una lunga e stucchevole trattativa degna della prima repubblica) non perde il vizio e continua a sfruttare al peggio delle sue possibilità la nostra (invero bellissima) lingua. Probabilmente l'assoluta mancanza di idee su che cosa proporre alla città porta i candidati della destra a ripetere, eppure male, le quattro parole che sentono ripetere in televisione dai propri colonnelli. Se non ci fosse da piangere farebbe ridere il continuo richiamo a parole come lotta alla criminalità e legalità. Parole che in primis i nostri cittadini esigono che siano garantite dallo Stato e dagli organi competenti, soprattutto dal Ministro degli Interni che è,  lo dico come semplice fatto che forse dimenticano, il loro capo politico. Ma quando viene utilizzato il verbo "struprare" Bagnoli fa qualcosa in più dei suoi capi: l'uso improprio che ne fa offende chi è purtroppo davvero vittima dello stupro, e lo fa con l'arroganza maschilista di chi non ha mai speso una parola contro la violenza sulle donne pensando di liquidare il problema con la sceneggiata inutile dello spray al peperoncino. Bagnoli quando definisce Pontedera "stuprata", prima che i suoi avversari politici, offende la città intera, la comunità che la vive. Chi questa città la ama, suggerisce al candidato sindaco della destra di usare parole meno "indecenti" quando parla di Pontedera: continuare a dileggiarla, raccontarla per come non è, offenderla così e senza ritegno non ferisce questo o quel partito ma tutti i cittadini che la vivono. Chi si candida a governare una città come la nostra sappia prima rispettarla, almeno con le parole. E già che ci siamo chiedo pubblicamente a Bagnoli di far togliere gli adesivi del suo partito appiccicati senza rispetto a destra e manca: sarebbe un piccolissimo ma tangibile segno del fatto che quando parla di decoro lo faccia per convinzione e non per bieco interesse elettorale. 

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