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"Aumenteranno morosità incolpevoli e sfratti, serve un piano straordinario"

Diritti in Comune lancia l'allarme per il 2022 sull'emergenza abitativa e rende noto l'aumento dei soldi spesi nelle albergazioni temporanee: "Misura antieconomica"

Il 2022 come un "anno orribile per il diritto alla casa". Il gruppo consiliare Diritti in Comune torna a lanciare l'allarme sull'emergenza abitativa. "Nella sola città di Pisa - scrive in una nota la lista - si prevede l'esecuzione di circa 140 provvedimenti di sfratto, dovuti a morosità incolpevole". Una situazione che si aggrava anche per l'aumento del costo della vita, con "l'aumento del 131% dei consumi elettrici e del 94% di quello del gas".

Per Diritti in Comune sono carenti le attuali risposte offerte dal Comune di Pisa per rispondere all'aumento atteso dei casi di morosità incolpevole, considerato anche lo sblocco degli sfratti deciso dal Governo ad inizio anno. "L'unica risposta su cui, allo stato attuale, può contare una famiglia che viene sfrattata, perde un alloggio e non ha gli strumenti per reperirne uno sul mercato privato, è quello della sistemazione temporanea in albergo". E questo strumento è un altro problema.

"I dati ufficiali che abbiamo avuto grazie ad una interrogazione del nostro gruppo consiliare - scrive la lista - sono semplicemente scandalosi: 94mila euro nel 2019, 560mila nel 2021: in soli tre anni la spesa relativa all'inserimento in alberghi e pensioni delle famiglie improvvisamente prive di un alloggio è aumentata di una percentuale pari all'860%. Anche nel 2022, per ospitare circa 100 persone, di cui circa la metà minori, spendiamo 55mila euro al mese nei primi due mesi dell'anno, e questa circa è destinata ad aumentare".

Diritti in Comune è contrario alla misura: "L'albergazione è una misura dispendiosa ed antieconomica, ma soprattutto precaria e temporanea, che viola la dignità e il diritto all'abitare, soprattutto se dopo non c'è altra risposta. I servizi chiedono che siano le famiglie a reperire un alloggio nel mercato privato: da anni sappiamo che il sistema di mediazione abitativa e di ricerca dell'alloggio è drogato dalle richieste sempre più alte di garanzie, ed inaccessibile anche a famiglie prive di particolari svantaggi sociali. Il risultato è un insostenibile aumento della spesa: il comune spreca soldi riversandole nelle tasche degli albergatori e non dà risposte dignitose e soddisfacenti alle famiglie senza casa".

La proposta lanciata all'amministrazione è quindi quella di "attivare immediatamente un piano straordinario per il superamento delle albergazioni, istituendo, per le situazioni di emergenza, un sistema di 'alloggi ponte' da destinare all’accoglienza transitoria di famiglie rimaste improvvisamente senza alloggio. L'obiettivo è e deve rimanere il passaggio da casa a casa, non lasciando indietro nessuno: bisogna attivare subito l'Agenzia Casa, per la ricerca sul mercato di alloggi da destinare alle famiglie in emergenza abitativa in cui il Comune svolga un ruolo di garanzia".

La questione va di pari passo con il riutilizzo degli alloggi di edilizia popolare sfitti perché bisognosi di manutenzioni. "In base ai dati forniti da Apes - cocnlude il gruppo - sono 171 gli alloggi del patrimonio pubblico che sono vuoti e hanno bisogno di manutenzione per poter essere utilizzati: perchè non provvedere finalmente a fare le assegnazioni per l'autorecupero? Su questo domani in consiglio comunale porteremo un pacchetto di proposte per dare delle reali risposte ad una situazione che è una vera e propria bomba sociale nella nostra città".

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