Movimento Cinque Stelle: un bilancio di previsione triste
Siamo giunti al voto sul bilancio di previsione 2014 dopo una seduta fiume che è iniziata alle 8:30 a.m. del 18 dicembre ed è terminata alle 2:40 a.m. del 20 dicembre.
Contestualmente è stato anche votato il bilancio consolidato 2012 che ha evidenziato, tra le principali criticità, una netta prevalenza della gestione straordinaria, legata alle rivalutazioni degli immobili e una elevata incidenza del Comune di Pisa sul risultato della gestione caratteristica, finanziaria e straordinaria, in quanto i risultati aggregati degli altri soggetti hanno fornito per tali gestioni un contributo irrisorio o negativo.
Degno di nota è il fatto che Geofor (rifiuti) ha iscritto a perdite 11 milioni di euro, con la copertura del fondo svalutazione crediti, per mancata riscossione delle tariffe dai comuni dell'area pisana. Questi si sommano ai 3 milioni di sbilanciamento annuo, dovuti ai costi dell'inceneritore.
Da notare l'indebitamento a breve di Pisamo (4,4 ml), la difficoltà di Navicelli Spa di riscuotere i canoni di locazione dai privati, Il problema della liquidazione di Gea e dei terreni del porto, la criticità della gestione finanziaria di Acque.
Sul bilancio di previsione 2014 la nostra posizione è che sia stato presentato in fretta e furia con illustrazioni sommarie e non approfondite.
Nel merito è un bilancio che viene fatto a legislazione invariata e quindi non tiene conto dei cambiamenti sostanziali che verranno apportati dalla legge di stabilità alla parte delle entrate. Di conseguenza il vero bilancio verrà riformulato a febbraio con la prima variazione.
Di fatto questo è un bilancio fotocopia di quello dell'anno scorso e punta a veicolare il messaggio di quanto sia stata virtuosa l'amministrazione per aver rispettato i tempi e ad aver ridotto il debito. Ma più che virtuoso è un bilancio "triste" perché se è vero che il debito è contenuto, è altrettanto vero che non ci sono soldi e a fronte di trasferimenti statali che sono andati progressivamente calando (attualmente il comune dà più soldi di quelli che riceve) le imposte locali sono aumentate specularmente ed è probabile che subiscano ulteriori balzelli con il nuovo sistema impositivo che verrà applicato con la prima variazione di bilancio.
Sul fronte della spesa si è tagliato su tutto, sociale, turismo, ambiente, cultura, cercando di fare salti mortali per mantenere più o meno i servizi esistenti, talora esternalizzando, ma il punto è che non condividiamo le priorità di questa amministrazione che hanno visto impegnare risorse significative su Piuss, VI Porta, People mover, ecc, senza ascoltare e adoperarsi per sanare i problemi della città, tra cui soprattutto casa e lavoro. Non c'è stato sforzo teso all'innovazione e all'attivazione di nuove filiere, come energia, rifiuti, imprese ad elevato valore aggiunto, sperimentazioni. Tutto è andato nella direzione di salvaguardare interessi ben consolidati (costruttori, grandi aziende, centri di potere, poltrone).
Abbiamo presentato 10 ordini del giorno al bilancio che erano in qualche modo le nostre proposte correttive alla visione politica della maggioranza: acqua, rifiuti, modifiche COSAP, modifiche imposta di soggiorno, modifiche IMU contro ludopatie, acquisti verdi, mobilità ciclabile, pista ciclabile di Marina, ponte ciclo-pedonale di S.Ermete, amianto. Sull'energia ci siamo espressi a voce auspicando risorse per la riqualificazione energetica degli edifici e per la generazione distribuita.
Complessivamente sono passati gli atti di indirizzo su COSAP, ludopatie, acquisti verdi e ponte S. Ermete. Un ottimo risultato che ci proietta positivamente in un 2014 pieno di sfide e di lavoro in difesa dei cittadini.
Elisabetta Zuccaro, consigliere comunale M5S Pisa