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'Caso Buscemi' e violenza contro le donne, il Pd: "Basta ambiguità"

Il Partito Democratico sostiene una mozione chiesta da Articolo Uno-Mdp e appoggia la protesta della Casa della Donna contro l'assessore Buscemi: "L'amministrazione dimostri concretamente l'impegno sul tema"

Promuovere la cultura della parità di genere con atti concreti, fugando le ambiguità che avrebbe fatto emergere il 'caso Buscemi'. E' quanto chiede il Partito Democratico, che presenta in Consiglio Comunale due mozioni, di cui una nata su iniziativa di Articolo uno-Mdp. 

Il Pd appoggia nuovamente la protesta, rilanciata dalla Casa della Donna, contro la nomina come assessore dell'attore Andrea Buscemi. Serve una "rivoluzione culturale" scrive il partito, affinché gli enti locali diventino "protagonisti fondamentali della lotta alle disuguaglianze". In questo contesto rienta la parità di genere ed il contrasto alla violenza sulle donne. "Registriamo come un dato grave la necessità di dover richiamare con la mozione il sindaco Conti e la sua Giunta ad impegnarsi in questo senso, la nomina di Buscemi va in senso opposto".

"Il problema - insiste il gruppo consiliare - si affronta prima di tutto sul piano culturale. Il nostro forte timore è che il lavoro delle passate amministrazioni possa essere disperso a causa della totale mancanza di sensibilità ad oggi dimostrata da questa Giunta e dai consiglieri eletti in maggioranza". Sul caso Buscemi avrebbero infatti "serbato ad oggi un inquietante silenzio".

Non si tratta quindi del solo assessorato: "La questione non può chiudersi con il voto che respinge le dimissioni di Buscemi. Vogliamo sapere se questa amministrazione si impegna a dare seguito a quanto previsto dai trattati e dai patti internazionali e nazionali, a destinare risorse concrete ai centri antiviolenza, a ripristinare il consiglio cittadini per le pari opportunità e a sostenere e promuovere aizoni contro la violenza sulle donne e la parità di genere".

Ecco quindi le varie richieste di impegno presenti nei documenti circa, ad esempio, la "stesura delle linee programmatiche" volte ad "adottare misure e azioni concrete volte a promuovere la cultura di genere e a contrastare attraverso misure preventinve la violenza contro le donne"; oppure di "definire nel bilancio di previsione risorse specifiche per le attività di promozione della cultura alla parità di genere".

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