Omicidio di via Corridoni: le parole di Ciampi (PD) e Bonsangue (Forza Italia)
La deputata democratica punta il dito contro la gestione della giunta Conti; parole di cordoglio per la vicesindaco che chiede maggior incisività dei provvedimenti giudiziari
"Pisa in questi anni è divenuta una città meno sicura a causa di una amministrazione comunale incapace di garantire sicurezza e convinta che si potesse risolvere il problema dell'integrazione soltanto con gli slogan. Il modello Pisa è il modello Salvini: incapacità totale di gestire la città e dare sempre le colpe agli altri di fronte ai problemi": è quanto dichiara Lucia Ciampi, deputata Pd, sul tragico fatto di cronaca avvenuto nelle scorse ore nella città Toscana. "Ancora una volta il partito del Carroccio non perde occasione di fare sciacallaggio mediatico in campagna elettorale, non riuscendo però a coprire le continue gaffe del capitano Salvini che in pochi giorni di campagna elettorale è riuscito, ultimamente sui ministri del prossimo governo, a dire tutto ed il contrario di tutto" conclude Lucia Ciampi.
"Voglio esprimere la mia vicinanza e quella di tutta la comunità politica pisana di Forza Italia alla moglie e i due figli di Halim Hamza, vittime di una tragedia che ha scosso la nostra città". Così si esprime Raffaella Bonsangue, vicesindaco di Pisa e coordinatrice provinciale di Forza Italia, in merito all’omicidio di di Halim Hamza, il barbiere di 32 anni, originario del Marocco, ucciso davanti al suo negozio nel pomeriggio di domenica 7 agosto da un cittadino tunisino che si è costituito poco dopo l'omicidio ai Carabinieri. "Al momento non sono ancora state chiarite le motivazioni di questo folle gesto, ed attenderemo le conclusioni degli inquirenti per esprimerci con cognizione di causa, ma a prima vista ci troviamo di fronte ad una famiglia integrata nel territorio che apparteneva a pieno titolo alla nostra comunità cittadina. Questa tragedia non deve essere quindi strumentalizzata politicamente: entrambi i soggetti erano immigrati, ma uno era un lavoratore che contribuiva all’economia della nostra città, l’altro era un soggetto pericoloso, ben noto alle forze dell’ordine, che infangava la reputazione di tante persone perbene che sono arrivate nel nostro paese con la prospettiva di costruire un futuro per loro e le loro famiglie, nel rispetto delle regole del vivere civile" spiega la vicesindaco.
"Questa tragedia, tuttavia, sottolinea ancora una volta la pericolosità della zona della stazione: una situazione che abbiamo evidenziato più volte e sulla quale stiamo lavorando come amministrazione cittadina con la richiesta dell’istituzione di un presidio fisso interforze e dell’aumento dei servizi e il personale delle forze dell’ordine per garantire controlli quotidiani e puntuali" ammonisce l’avvocato Bonsangue. "Altro punto molto importante riguarda l’impegno per rendere effettivi i provvedimenti di espulsione: non è pensabile che persone extracomunitarie che hanno dimostrato di non volere vivere nel rispetto delle regole del nostro paese siano libere di circolare nelle nostre strade malgrado abbiano collezionato diversi provvedimenti a loro carico, diventando bombe ad orologeria pronte ad esplodere in atti di violenza che, come nel caso di Halim, sfociano in tragedia" conclude la vicesindaco Raffaella Bonsangue.