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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il deputato pisano Paolo Fontanelli lascia il Partito Democratico

Il parlamentare pisano: "Ho sentito crescere un sentimento di difficoltà e fatica nel continuare a sentire il Partito Democratico come casa propria"

La scissione in corso nel Partito Democratico vede come protagonista anche Paolo Fontanelli. Il deputato pisano ed ex sindaco di Pisa, con una lunga nota sul suo blog, ha annunciato la sua uscita dalla compagine politica in aperto contrasto con il leader Matteo Renzi.

"Da diversi giorni mi interrogo e mi arrovello sulla situazione del Pd e sulla concreta possibilità di avviare una stagione nuova. Il modo attraverso cui Matteo Renzi ha reagito alla sconfitta del 4 dicembre, la rimozione totale dei problemi, la decisione di accelerare il percorso congressuale sulla base dell'idea della rivincita, ignorando con arroganza le richieste della minoranza, lo considero sciagurato e inaccettabile. Anche oggi ci ho pensato molto discutendo con tanti amici, deputati e non. E il sentimento che ho sentito crescere ancora di più è quello della difficoltà e della fatica a continuare a sentire il Pd come la casa propria".

Il parlamentare parla di "evidenti responsabilità" di Renzi sulla frattura che si è creata nel Pd, "frutto di una gestione dirigista della segreteria del partito". "Su queste cose ho ragionato per tutti questi giorni - conclude - fino ad arrivare a sciogliere il nodo della mia scelta in direzione dell'uscita dal Pd. Ovviamente io ho pieno rispetto di tutte le scelte: quelle di chi resta, di chi prende tempo o di chi se ne va, da solo o in compagnia. Non credo, in questa situazione, di avere il diritto di giudicare nessuno".

Tanti i fattori valutati da Fontanelli: "In primo luogo il dissenso sulla linea politica seguita dal Pd di Renzi, che mi ha portato anche a votare in modo diverso dalle indicazioni su punti essenziali come le politiche per il lavoro, la scuola, la legge elettorale e il referendum, così come sull'idea di partito. Ma soprattutto ha pesato e pesa l'indifferenza, che considero molto grave, verso il processo di progressivo distacco di molti militanti e elettori di sinistra che dicono di non riconoscersi più nel Pd e nelle sue politiche".

Un richiamo anche al territorio: "Le dimissioni dal Pd annunciate da una persona di grande onestà e generosità come Massimo Baldacci, o quelle di Ilario Luperini e di Francesco Lupi, fanno riflettere, e dovrebbero allarmare un bel po' di dirigenti e militanti del territorio pisano. Non sarà, non potrà essere, il partito di Renzi a dare queste risposte. Per questo penso che valga la pena di provare una nuova strada e dare una mano ad un possibile progetto di rigenerazione e di rinnovamento della sinistra".

Sul blog del politico si trova tutta la lettera aperta.

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