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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Parcheggi e cementificazione di aree verdi: ecco il Piano della Mobilità INsostenibile del Comune di Pisa

Lunedì 22 in Prima commissione consiliare permanente comincia l’esame delle osservazioni presentate al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS): il nome però è in piena contraddizione con i contenuti che questa amministrazione ha inserito, per cui è più corretto chiamarlo Piano della Mobilità INsostenibile.
A dirlo sono i numeri: 3.000 nuovi posti auto a fronte dei 9.000 già esistenti; nuovi parcheggi in aree attualmente verdi per circa 35.000 metri quadri in periferia e in centro, più altri 35.000 metri quadri sul viale delle Cascine per un nuovo grande parcheggio scambiatore (dal Piano Strutturale Pisa-Cascina). La cementificazione e il traffico connessi ad una grande opera superata ed insostenibile come la Tangenziale Nord-Est. Nulla, quindi, che renda davvero il Trasporto Pubblico Locale preferibile all’auto, a partire dai tempi di spostamento ancora troppo lunghi. Interventi per la mobilità ciclabile insufficienti.
Una vecchia visione, non basata su studi e dati: manca infatti una vera analisi delle esigenze di spostamento e delle motivazioni di preferenza di un mezzo di trasporto rispetto ad altri. Senza contare che il Piano è stato sviluppato senza rispettare né la lettera né lo spirito della normativa e delle linee guida nazionali ed europee.
L’amministrazione parla di sostenibilità, ma il PUMS favorisce solo l’uso dell’auto privata, alla faccia del contrasto ai cambiamenti climatici.
Da parte nostra abbiamo presentato diverse osservazioni, perché crediamo che questo documento debba essere rovesciato e ripensato.
Serve:
    • un’analisi del Trasporto Pubblico Locale che tenga conto sia dell’esistenza del servizio bus/treno ma anche delle modalità con cui viene erogato;
    • un’analisi delle esigenze di spostamento e delle preferenze relative ai mezzi di trasporto;
    • ripensare in modo puntuale obiettivi e azioni tenendo conto di queste analisi per diminuire il traffico privato in ingresso a Pisa e rimuovere gli ostacoli all’uso di mezzi di alternativi per spostarsi;
    • costruire un servizio di trasporto pubblico davvero funzionale ed efficace che riduca i tempi di spostamento, intervenendo sulla frequenza delle corse, le inefficienze,  integrando le richieste dell’utenza.
Non diciamo niente di strano: basterebbe studiare davvero le linee guida europee e nazionali, e ci batteremo perché questo progetto sia cambiato da cima a fondo.

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