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Partito Democratico: a 70 anni dal bombardamento, il ricordo e l'insegnamento

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il bombardamento del 31 agosto rappresenta un momento profondamente tragico nella storia della città e nella memoria dei suoi abitanti. Un'azione militare, quella di Pisa, che anticipò di una manciata di giorni l'armistizio e vissuta come una beffa per non aver raggiunto la salvezza ormai ad un passo. Per chi ha vissuto quei minuti di follia è rimasta indelebile nella mente la distruzione di tutto quello che si può avere.
I lutti e le sofferenze di quei giorni sono incancellabili, come l'immagine delle ferite che hanno pesato a lungo nel paesaggio della città e che in parte persistono, come a volerci costantemente ricordare. Ma quei momenti drammatici furono anche volontà e consapevolezza di un riscatto fatto di solidarietà tra la cittadinanza e di opposizione al fascismo, che con le sue politiche criminali ha provocato la morte di migliaia di persone innocenti, divenute atroce simbolo della sanguinosa disfatta dell'Italia portata in guerra.
Oggi, a distanza di 70 anni, il ricordo di quelle decisioni e dei fiumi di sangue versato è sempre vivo, così come la volontà di tramandare alle giovani generazioni la testimonianza di quegli spaventosi momenti, che il Partito Democratico riassume in due parole: mai più.

Francesco Nocchi, Segretario Provinciale PD
Andrea Ferrante, Segretario Unione Comunale PD

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