Partito Democratico: Sinistra Pd Pisa per Orlando
Il percorso congressuale che si è aperto la scorsa settimana e che si concluderà con l’elezione del nuovo segretario il prossimo 30 aprile si sta dimostrando del tutto inadeguato rispetto alle esigenze cui avrebbe dovuto assolvere, soprattutto a causa della scarsezza dei tempi e degli spazi di confronto ed elaborazione.
Si tratta di un percorso che rischia realmente di esaurirsi nella mera investitura di un leader. Il rischio è quello di lasciare disattesa ogni possibilità di dibattito e discussione in merito alle questioni che ancora oggi costituiscono nodi irrisolti della ancora poco definita identità programmatica del nostro partito: il lavoro e le sue forme di tutela; le diseguaglianze sociali e la redistribuzione della ricchezza; il contrasto alla disoccupazione giovanile; le politiche educative. Il rischio inoltre è che anche stavolta si eviti di mettere in discussione, come invece servirebbe, la forma e l’organizzazione del nostro partito; anche nella nostra provincia si riscontra infatti un indebolimento della militanza attiva, una riduzione della rappresentanza territoriale: prova ne sono il fatto che in gran parte della provincia mancano gruppi dirigenti e presenze di partito organizzate. Le tessere dell’ultim’ora, fatte nell’immediatezza della stagione congressuale, non basteranno a nascondere queste evidenze.
Per queste ragioni la proposta di Andrea Orlando di avviare una conferenza programmatica in vista del congresso convinceva molto. Ciò che, infatti, sarebbe auspicabile è che questa fase non si esaurisca in una mera conta ed in una ridefinizione degli organigrammi ma in “un momento di approfondimento e di riflessione per costruire un nuovo Pd per una nuova fase”.
Sullo sfondo di questi temi resta poi incompiuta una riflessione approfondita delle ragioni che, nelle recenti tornate elettorali, e da ultimo nel voto referendario, ci hanno visto perdere il consenso in molti territori e tra le giovani generazioni, a dimostrazione della necessità di un significativo cambio di rotta nelle politiche governative. Nel corso degli ultimi anni parte di quell’elettorato che ha guardato al Pd con interesse fin dalla sua nascita ci ha abbandonato, rifugiandosi nell’astensionismo o votando per altri partiti: di questo dovremmo poter discutere.
Anche a causa di queste evidenti accelerazioni nella definizione del percorso congressuale, oltre che di una gestione del partito verticistica e poco inclusiva, abbiamo perduto il sostegno di una componente rilevante della nostra comunità politica. Una parte, che come altre, ha contribuito alla fondazione e alla crescita del Partito Democratico e che oggi con questa scelta ha messo a nudo molte delle carenze del progetto politico elaborato in questi ultimi anni. A quel pezzo della nostra storia intendiamo continuare a guardare con attenzione, nella ferma convinzione che occorra con essa ricostruire da subito un canale di dialogo e di confronto aperto.
La strada che intendiamo percorrere va infatti nella direzione della ricostruzione dell’unità del centro sinistra, abbandonando la via delle larghe intese prima e poi ogni contrapposizione con quei compagni ed amici che, seguendo una scelta senza dubbio dolorosa, hanno intrapreso una strada differente dalla nostra. Lo stesso vale per il Campo Progressista che si è organizzato intorno alla figura di Giuliano Pisapia, rispetto al quale occorrerebbe avviare con convinzione, insieme alle altre forze e movimenti alla sinistra del Pd, un percorso costituente per un nuovo centro sinistra.
Con queste premesse ci accingiamo a partecipare alla fase congressuale, portando il nostro contributo alla discussione, per sanare quelle fratture che ormai ereditiamo da anni nei confronti del nostro elettorato, tornando a porre al centro del dibattito le questioni sociali e del lavoro, dell’occupazione giovanile e delle diseguaglianze, temi che contraddistinguono l’identità storica, ma ancora attuale, di una forza di centro sinistra.
Per raggiungere questi obiettivi occorre anche farsi carico di attuare un nuovo modo di vivere la democrazia all’interno del nostro partito, dando centralità e rilevanza ai luoghi di confronto, partendo prima di tutto dai circoli, superando una gestione verticistica del partito e dei suoi organi interni, rivitalizzando la voglia di confronto e di dibattito interno, i veri valori aggiunti di una forza realmente plurale.
In questo contesto un ruolo fondamentale non può non giocarlo il rapporto con i corpi intermedi, prima di tutto con il mondo sindacale, guardando con particolare attenzione ed interesse alle campagne referendarie avviate in questi mesi dalla CGIL. Da queste e da altre espressioni della sussidiarietà orizzontale presenti sul nostro territorio possiamo trarre molto: esempi virtuosi di coesione sociale ed economica su cui fondare un nuovo patto di solidarietà sociale.
Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria nazionale Pd, come Sinistra Pd per Andrea Orlando, seguendo il percorso di chi come Cesare Damiano e Gianni Cuperlo, ha cercato di spostare l’asse politico del Pd a sinistra e di rimettere al centro dell’azione politica del partito il tema dell’uguaglianza, della difesa dei diritti del lavoro e dello Stato sociale.
Martina Bagnoli, Presidente Consiglio Comunale Bientina
Lorenzo Bani, Presidente Apes Pisa
Sandra Capuzzi, Assessore Comune di Pisa
Lucia Curcio, Presidente Consiglio comunale di Pontedera
Francesca Di Bella, Assessore Comune di Buti
Andrea Ferrante, Assessore Comune di Pisa
Paolo Graziani, Direzione provinciale Pd Pisa
Corrado Guidi, Sindaco di Bientina
Giancarlo Lunardi, Direzione provinciale Pd Pisa
Andrea Marchetti, Direzione provinciale Pd Pisa
Francesco Nocchi, Direzione provinciale Pd Pisa
Paolo Panattoni, Tesoriere Pd Pisa
Aurelio Pellegrini, Direzione provinciale Pd Pisa
Olivia Picchi, Assemblea nazionale Pd
Lorenzo Ragaglia, Consigliere provinciale e capogruppo consiglio comunale Pd
Andrea Taccola, Assessore Comune di Vicopisano
Mirko Terreni, Sindaco Casciana Terme-Lari
Linda Vanni, Presidente Assemblea provinciale Pd Pisa
Francesco Verdianelli, Consigliere Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli
Andrea Zavanella, imprenditore
- Ombretta Acerbi
- Francesca Acquistapace
- Martino Alderigi
- Gennaro Andreozzi
- Euro Antoni
- Roberto Arrighini
- Alessandro Bacherotti
- Piero Bagni
- Paola Balestri
- Raffaele Baldassarre
- Carlo Belcari
- Rino Bellucci
- Paolo Bernadeschi
- Michelangelo Betti
- Marco Bonciolini
- Guido Boddi
- Mara Bussani
- Patrizio Brucciani
- Gianpiero Cagnoni
- Paolo Calloni
- Dario Calvani
- Francesco Cambioni
- Iannette Carmignani
- Giuseppe Cavaliere
- Aurelio Cavallini
- Mauro Ceccotti
- Antonio Chelli
- Michela Ciangherotti
- Piergiulio Cicconi
- Lorenzo Cini
- Enzo Cioli
- Barbara Cionini
- Alfio Coli
- Luigi Corucci
- Juri Dell’Omodarme
- Giuseppe De Iaco
- Antonia Del Sambro
- Marco Doni
- Tiziana Etzo
- Veronica Fichi
- Bruno Fiori
- Ilaria Fiori
- Oscar Galli
- Marco Garfagnini
- Delia Granfatti
- Gino Gino
- Marco Giuntini
- Giuliana Gori
- Alberto Grilli
- Manola Guazzini
- Alberto Landi
- Francesco Luperi
- Valerio Magrini
- Renzo Malloggi
- Anthony Mancini
- Alessandra Martinelli
- Marco Marchetti
- Lia Marianelli
- Roberto Martorana
- Cristiano Meciani
- Rosa Merola
- Antonella Montagnani
- Andrea Monticelli
- Massimiliano Moretti
- Attilio Navalesi
- Stefano Nencini
- Luciano Novelli
- Sabrina Novelli
- Serena Novelli
- Gabriele Orsini
- Simone Orsini
- Giorgio Parlanti
- Martina Perini
- Daniela Pioli
- Marcello Pioli
- Mauro Pistolesi
- Fiorella Redini
- Alessandro Remorini
- Alessio Rocchi
- Franca Rocchi
- Luca Romoli
- Walter Romoli
- Ivo Rossi
- Alice Rughi
- Tommaso Rughi
- Piero Salvadori
- Giorgio Savini
- Rosa Scaglini
- Maria Antonietta Scognamiglio
- Sandra Soldani
- Alessandra Starnini
- Rocco Sturchio
- Graziano Tani
- Margherita Tennirelli
- Fabio Roberto Tognetti
- Roberto Toni
- Piero Salvadori
- Guido Vanni
- Mauro Vanni
- Vanetta Vanni
- Alfio Volpi