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Pd Pisa: "Discriminazione razziale nell'assegnazione degli alloggi, Conti perde la faccia e il conto lo paghiamo noi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Con una ordinanza di pochi giorni fa il Tribunale di Pisa ha riconosciuto che i sindacati inquilini avevano ragione a chiedere l’annullamento del bando per l’assegnazione delle case popolari a Pisa per discriminazione razziale.

Il Tribunale ha riconosciuto nell’ordinanza che erano incostituzionalmente penalizzati i cittadini stranieri nell’accesso alle graduatorie per le case popolari, in base a illegittime prescrizioni nel bando. Noi del Pd lo avevamo sempre affermato e denunciato in tutte le forme che quel bando conteneva norme che rendevano impossibile ai cittadini stranieri di ottenere la casa popolare e per questo era discriminatorio. Perciò abbiamo sostenuto l’iniziativa giudiziaria dei sindacati inquilini in rappresentanza di alcune famiglie danneggiate dalla scelta intrisa di pregiudizi e razzismo del sindaco Conti.

Per altro, nel tentativo di cercare di evitare lo schiaffone a cui andava incontro, l'amministrazione aveva già ritirato il bando e approvato un altro cassando quelle norme discriminatorie. La sanzione del tribunale è arrivata ugualmente e suona come un robusto manrovescio che smaschera, se ancora ce ne fosse bisogno, la vera natura di questa amministrazione. Per l’ennesima volta i maldestri tentativi del Sindaco di spacciarsi per moderato e di nascondere la sua vera matrice culturale cozzano con la realtà.

Peraltro, e a maggior riprova, non possiamo certo dimenticare la questione moschea, con i proclami di Conti & C. in campagna elettorale che non si sarebbe mai fatta e i puerili tentativi di impedirne la realizzazione collegandola strumentalmente alla variante per lo stadio. Anche qui, un'iniziativa sepolta dai verdetti di illegittimità, costata tempo e denaro al Comune e alla Città tutta, che ha pure aggravato e complicato il percorso per il rifacimento dell’Arena. Un'onta per una città come Pisa, da sempre fiera della sua tolleranza.

Il Sindaco, se davvero vuol convincerci di essere moderato, dovrebbe prima di tutto chiedere scusa alla Città per le sue scelte discriminatorie e prendere l’impegno che in futuro si sforzerà, anche in contrapposizione con la sua fede politica, di trattare tutti i cittadini pisani nello stesso modo a prescindere dalla razza, dalla religione, dall'appartenenza politica o dall'essere considerati "amici" o "nemici" della destra cittadina.

Andrea Ferrante

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