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"Pedibus e percorsi sicuri davanti le scuole, opportunità diverse e complementari"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

I percorsi sicuri davanti alla scuole sono nati per migliorare la sicurezza e disincentivare la sosta selvaggia insieme ai continui conflitti tra genitori che ne derivano, e a questo obiettivo le risorse spese erano destinate. L'uso dei brevi percorsi protetti come palestre per la mobilità in autonomia è una potenzialità ulteriore che è stata prevista, da realizzare ove ci siano le condizioni di partecipazione della comunità scolastica. I Pedibus nel senso proprio del termine sono altra cosa ancora, prova ne è che le tre linee di Pedibus attivate con arrivo alle Collodi di Porta a Lucca e partenze da Piazza XX Settembre, Piazzale Martin Luther King, e i Passi, utilizzano il percorso protetto realizzato davanti alla scuola solo come tratto terminale, dopo averlo utilizzato nei primi tempi come "palestra". Il pedibus è infatti cosa ben più complessa per livello di partecipazione, motivazione, e organizzazione della comunità scolastica con implicazioni giuridiche a volte critiche per le Direzioni Scolastiche.

Questa strategia di avvicinamento graduale alla realizzazione di Pedibus è il risultato di un processo di partecipazione condotto dall'Amministrazione Comunale con l'accompagnamento di Camina - l'Associazione di Enti Locali specializzata nelle Città Amiche dei Bambini e delle Bambine - al quale hanno preso parte Direzioni Scolastiche degli Istituti Comprensivi Cittadini, Ludoteche e Direzioni Comunali, PRIMA della realizzazione dei primi nove tra i quattordici percorsi protetti pianificati, uno per ogni scuola primaria cittadina non in ZTL. L'accompagnamento delle esperienze oggi funzionanti è stato successivamente realizzato nell'ambito di "Pisa città che cammina". Come osserva Camina infatti, nelle esperienze fatte in tutta Italia, la gradualità dell'esperienza, la funzione della scuola nel creare il contesto educativo, promuovere e organizzare queste attività insieme all'Ente Locale per rimuovere tutti i molti ostacoli, e soprattutto la partecipazione consapevole e motivata della comunità scolastica sono elementi imprescindibili non tanto per l'attivazione delle esperienze, quanto per il loro mantenimento. Si tratta di difficoltà comuni a tutte le Città che hanno promosso tali progetti: proprio per questo la Conferenza educativa dei sei Comuni dell'Area Pisana sta organizzando una giornata seminariale di approfondimento da mettere a disposizione degli Istituti Scolastici e dei genitori e stimolare la comunità, attingendo anche a competenze giuridiche ed esperienze di successo.

Questo in estrema sintesi quanto precisato dall'Assessora Chiofalo che, nello scorso Consiglio Comunale ha risposto per la Giunta (coinvolti anche il settore Mobilità e quello ai Lavori Pubblici) ad una interrogazione del Consigliere dell'NCD Latrofa. Pertanto, mentre è del tutto opportuna - e se ne ringrazia - la segnalazione fatta da NCD nell'interrogazione formulata all'Amministrazione Comunale sullo stato di manutenzione di alcuni paletti, non si comprende in cosa consista il fallimento denunciato e appare soprattutto sorprendente la soluzione, proposta nella medesima interrogazione, di rimuovere i paletti esistenti e collocarli in un magazzino (?).  Il danneggiamento di paletti e catenelle semmai conferma la necessità di una messa in sicurezza dei percorsi pedonali davanti alle scuole, e l'importanza di completare i rimanenti cinque. È evidente che gli elementi danneggiati debbano essere sostituiti o ripristinati nelle operazioni di manutenzione così come si fa per ogni altra manutenzione cittadina. Altrettanto evidente è l'importanza di incrementare l'impegno dell'Amministrazione per migliorare le condizioni per una mobilità sostenibile e in autonomia, e di sensibilizzare la comunità scolastica e cittadina ad adottare a propria volta  con impegno strategie idonee allo scopo. Del tutto incomprensibile, alla luce di queste spiegazioni trasparentemente rese - per l'ampiezza delle quali il Consigliere Latrofa aveva peraltro espresso apprezzamento - è come questo abbia a che vedere con l'utilità della spesa fatta o un presunto fallimento dei pedibus.

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