People Mover e grandi opere in mano alle mafie: 30 arresti, per oggi
La “colla” al posto del cemento, per opere utili solo alle speculazioni e ai ladrocinii.
Filippeschi e Cantone dov’erano?
Ma che strano… Le grandi opere producono crimine e dissipazione di denaro pubblico, anziché sviluppo… Chi l'avrebbe mai detto! A voler esser seri l'avevano detto in molti a cominciare dal movimento No Tav in Val susa, in cui a lungo ha campeggiato la scritta “Tav=Mafia” sul fianco di una montagna. Difficile non vederlo, per procuratori impegnati soltanto a perseguire il movimento anziché il sottobosco politico-mafioso che cresce intorno alle “grandi opere”.
A poche ore dalla scoperta – anche la magistratura milanese aveva sancito una sorta di tregua, nell'anno di Expo – di interessi 'ndranghetisti sui padiglioni della mega-fiera amministrata dal neo sindaco Sala, un'altra inchiesta azzera qualsiasi argomentazione a favore delle grandi opere. E spiazza notevolmente la stessa autorità anticorruzione, guidata da quel Raffaele Cantone che dovrebbe sorvegliare tutto ma che appare solo in qualche intervista e nel viaggio per andare a cena da Obama.
Carabinieri e Guardia di Finanza sono stati mobilitati nella notte per procedere ad una lunga serie di arresti "condotte corruttive per ottenere contratti di subappalto" nei lavori di una tratta della Tav Milano-Genova, del 6° Macrolotto dell'A3 Salerno-Reggio Calabria e della People Mover di Pisa, l'impianto a fune che dovrebbe mettere in collegamento l'aeroporto Galileo Galilei con la stazione centrale della città. Il people mover dovrebbe essere inaugurato a breve, in pompa magna, dal Sindaco di Pisa Filippeschi e da altri amministratori regionali, spesisi in questi anni per difendere a spada tratta (e con tanti soldi pubblici) un’opera utile solo agli speculatori. Dall’inchiesta emerge che le opere sono state fatte con cemento che “sembra colla”: cosa inaugurerà Filippeschi e i suoi sodali renziani?
Parliamo di opere di notevole portata e costo (per l'A3 sono addirittura incalcolabili, visto che la si costruisce dagli anni '70, la Tav Milano-Genova parte da una previsione di spesa da 6,2 miliardi), che dovrebbero essere dunque sorvegliatissime dalla varie autorità.
Al momento a finire dietro le sbarre sono 30 persone in tutta Italia, con accuse che vanno dalla corruzione all'estorsione. Al centro dell'inchiesta c'è l'ingegnere Giampiero De Michelis, direttore dei lavori di ben tre di queste grandi opere, che non trovava nulla di strano nel fare società con un imprenditore calabrese che si aggiudicava una sostanziosa fetta degli appalti. Alla guida aziendale dei lavori c'è una superpotenza del settore, come il consorzio Cociv, che tiene insieme nomi notissimi della cementificazione come Salini Impregilo, Civ e Condotte. E proprio alcuni funzionari di questo consorzio sono finiti in manette insieme a personaggi di collegamento con la 'ndrangheta.
Il meccanismo distorno degli appalti era infatti gestito dal centro, ossia dallo stesso general contractor che avrebbe dovuto garantire la trasparenza delle procedure di assegnazione dei lotti di lavori. Solo per ricordarlo ai distratti: "La funzione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione è la prevenzione della corruzione nell'ambito delle pubblica amministrazione italiana, nelle società partecipate e controllate[5] dalla pubblica amministrazione, anche mediante l'attuazione della trasparenza in tutti gli aspetti gestionali, nonché mediante l'attività di vigilanza nell'ambito dei contratti pubblici, degli incarichi e comunque in ogni settore della pubblica amministrazione che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi, evitando nel contempo di aggravare i procedimenti con ricadute negative sui cittadini e sulle imprese, orientando i comportamenti e le attività degli impiegati pubblici, con interventi in sede consultiva e di regolazione".
Come si vede, l'autorità "funziona" benissimo!
Che dire poi degli amministratori locali, con in testa il sindaco PD Filippeschi, pronti ad imbracciare il tricolore d’ordinanza per inaugurare qualsiasi opera gli porti voti? Dov’erano in questi anni di costruzione dell’inutile e costosissimo trenino meglio conosciuto come "people Mover"?
A già, dimenticavamo: a garantire gli interessi delle multinazionali come Ikea, o della base statunitense di camp Darby, a svendere patrimonio pubblico, a fomentare odio contro i migranti, a chiedere polizia invece di giustizia sociale, a precarizzare la vita dei lavoratori del Comune e delle partecipate.
Ci auspichiamo che gli elettori si ricordino di tutto questo alle prossime amministrative, mandando a casa una Giunta comunale che altro non è se non un consiglio di amministrazione al servizio dei costruttori, degli speculatori, dei ladri, dei baroni universitari, delle multinazionali e delle politiche di guerra sui nostri territori.