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Per un mondo senza armi nucleari: chiediamo al governo di aderire al nuovo Trattato e al sindaco di farsene promotore

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il 22 gennaio 2021 resterà nella storia: entra in vigore il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari. Si tratta del primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa messa al bando delle armi nucleari: sarà impedito specificamente l'uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l'acquisizione, il possesso, l'immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia di uso, lo stazionamento, l'installazione o il dispiegamento di armi nucleari.

È il risultato di molti anni di impegno da parte del movimento per la pace e il disarmo: la Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari, ICAN, composta da ben 599 organizzazioni non governative a livello mondiale ha promosso il testo del Trattato approvato, tanto che nel 2017 ha conseguito il Premio Nobel per la Pace.

Colpevolmente, i governi italiani non hanno partecipato a nessuna delle fasi di approvazione e di ratifica del trattato. Per questo abbiamo depositato una mozione che proporremo di discutere già nel prossimo Consiglio Comunale con cui chiediamo al sindaco di aderire alla rete internazionale dei Sindaci per la pace e alla campagna “Italia, ripensaci”, per spingere l'Italia a aderire alla messa al bando delle armi nucleari, facendo da apripista in Europa e tra i paesi più industrializzati.

Pisa città della pace esprime forte preoccupazione per la grave minaccia posta dalle armi nucleari alle comunità in ogni parte del mondo. Crediamo fermamente che i residenti nelle nostre città abbiano il diritto di vivere in un mondo libero da questa minaccia mortale. Qualsiasi uso di armi nucleari, intenzionale o accidentale, avrebbe conseguenze catastrofiche, vastissime e durature per gli esseri umani e per l'ambiente. Ci auguriamo che il sindaco accolga la proposta e si impegni con altre comunità per l'adesione dell'Italia al trattato.

Per noi questa campagna è strettamente intrecciata con quella contro la militarizzazione del nostro territorio a partire dalla chiusura e riconversione ad usi civili di Camp Darby, il più grande arsenale degli Usa all'estero. Ad oggi, infatti, non sappiamo infatti quali tipi di armi siano stoccate dentro quella base e se esista o meno un piano di sicurezza in caso di incidente: cosa su cui da tempo incalziamo il Comune, la Regione, e il Governo.

Diritti in Comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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