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Piano strutturale, c'è l'ok del Consiglio Comunale: le opposizioni disertano l'aula

L'assemblea ha approvato il Piano intercomunale dei Comuni di Pisa e Cascina. Protesta dei consiglieri comunali di opposizione che non hanno partecipato alla seduta

Il Consiglio Comunale di Pisa ha adottato questa mattina, 23 luglio, il Piano strutturale intercomunale dei Comuni di Pisa e Cascina. Non hanno partecipato alla seduta, in segno di protesta contro l'amministrazione, i consiglieri comunali di opposizione. "Si tratta di un atto che abbiamo approvato in tempi record - ha spiegato il sindaco Michele Conti in conferenza stampa - con il quale si va a definire il territorio urbanizzato, le zone agricole e quelle industriali, riducendo il consumo di suolo e andando a 'ricucire' alcune aree cittadine con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei residenti. Contemporaneamente si pensa allo sviluppo del canale dei Navicelli e della nautica, di infrastrutture di mobilità dolce e del litorale. In quest'ultimo caso pesa l'incognita del Parco di San Rossore, che con i vincoli che impone fa di tutto fuorché favorire le comunità".

Il Piano strutturale "disegna un sistema urbanistico - ha proseguito il Sindaco - con 6 parchi cittadini, con il quale si dà delle risposte a problemi non affrontati da tempo, come quelli dell'inquinamento atmosferico e dello spopolamento del centro storico. Se mi chiedete come vedo la Pisa del futuro immagino una città moderna e verde che va verso il nuovo ospedale, con il parco di Cisanello finito e la tramvia che gli passa accanto. Dispiace che le opposizioni non abbiano partecipato alla seduta: l'urbanistica non ha colore politico. Quando ci siamo insediati abbiamo provato a lavorare ad un Piano intercomunale che tenesse insieme i sei comuni dell'aria di pisana (Calci, Cascina, Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano) ma abbiamo capito che non c'erano le condizioni per percorrere questa strada. Così abbiamo deciso di farne uno con Cascina. Quando si governa si è chiamati a fare delle scelte e a dare risposte a cittadini e imprenditori". La parola passa ora al Consiglio Comunale cascinese che "dovrà votare l’adozione entro il mese di luglio".

Secondo l'assessore all'Urbanistica, Massimo Dringoli, si tratta di un Piano "che ha l'obiettivo di andare incontro ai cittadini, semplificando e rendendo più chiare alcune norme. Ora cominceremo a lavorare al Piano attuativo e poi ad un nuovo regolamento urbanistico, per renderlo meno rigido e più lineare".

Diversa la posizione dei consiglieri di opposizione (Pd, M5S, Diritti in Comune e Patto Civico), che non hanno partecipato alla seduta odierna e che parlano di "un atto propagandistico, approvato in fretta e furia in vista delle prossime elezioni comunali a Cascina e di quelle regionali". Già la scorsa settimana le forze di opposizione non avevano partecipato, per protesta, alla due commissioni consiliari che si erano tenute sull'argomento. "Abbiamo ricevuto la documentazione sul Piano strutturale - spiegano i consiglieri di Pd, M5S, Diritti in Comune e Patto Civico - solo un'ora prima della riunione. Si tratta di un documento di circa 1200 pagine e centinaia di tavole ed allegati. Abbiamo chiesto un po' di tempo per approfondire il tema, visto che si tratta di un atto che disegna il futuro della città per i prossimi 20 anni. Ma non ce ne è stata data la possibilità: tutto è stato approvato nel giro di pochi giorni. Commissioni e Consiglio Comunale di fatto sono state svuotate delle loro funzioni".

A dimostrare che si tratterebbe di un atto approvato in "fretta e furia", secondo le opposizioni, il fatto che il "piano conoscitivo, uno dei documenti allegati al Piano strutturale, e che di fatto è la fotografia di partenza su cui si elabora il piano stesso, riporta ancora la previsione dello stadio a Ospedaletto. Nello stesso documento gli Arsenali Repubblicani sono definiti ancora dei ruderi, come se non fossero mai stati riqualificati". Le opposizioni contestano però il Piano strutturale anche nel merito. "Si è persa un'occasione storica - spiegano i consiglieri comunali - il piano poteva essere fatto con tutti i Comuni dell'area pisana. In questo modo Pisa avrebbe potuto esser considerata un'area metropolitana, visto che avrebbe raggiunto oltre 200mila abitanti, intercettando così tutti i finanziamenti previsti per questo tipo di realtà".

Accuse rispedite al mittente dall'amministrazione pisana. "L'atteggiamento delle opposizioni - ha affermato Dringoli - dimostra come gli interessi di una fazione politica prevalgano su quelli generali. Hanno rifiutato il confronto, cercando di rallentare in ogni modo l'adozione di questo atto necessario per la città. Nel corso delle Commissioni consiliari hanno di fatto perso l'opportunità di farsi spiegare dagli uffici gli aspetti principali del Piano, dando vita ad una inutile sceneggiata".

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