Pirogassificatore di Castelfranco di Sotto, risposta all’interrogazione di Sgherri. Sgherri: "Insoddisfatta"
Non sono soddisfatta della risposta, in quanto da essa non si capisce quale sia l’interesse pubblico che ha spinto la Giunta Regionale a ricorrere contro la recente sentenza del TAR, che ha accolto i ricorsi contro l’iter autorizzativo dell’impianto di pirogassificazione di Castelfranco di Sotto (Pisa). Proprio quale fosse quest’interesse, infatti, era la domanda di fondo della mia interrogazione. Domanda che le popolazioni e comitati locali stessi si sono posta, esprimendo tutto il loro stupore per la decisione della Regione. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi in Consiglio Regionale in merito alla risposta, giunta ieri in aula dall’assessore Salvadori, all’interrogazione sulla vicenda in questione. Un conto – prosegue Sgherri - è la legittimità di avere, da parte della Giunta (a differenza nostra) un opinione positiva sulla realizzazione dell’impianto, un altro è andare oltre, promuovendo l’ennesimo ricorso, al Consiglio di Stato, tanto più di fronte ad una sentenza – quella del Tar – che ha con estrema nettezza accolto i ricorsi presentati: a chi giova ? e perché proseguire nell’opporsi di fronte un giudizio così netto. Domande che la Regione avrebbe dovuto porsi, mentre la scelta del ricorso certo non contribuisce a fugare il clima di dubbi rispetto al suo carattere di imparzialità in questa vicenda. Tanto più per il fatto che siamo di fronte – prosegue Sgherri – ad un progetto di un impianto di piccole dimensioni (e quindi non certo strategico) che, tratterebbe a regime solo circa l’1% dei rifiuti speciali prodotti – a quanto consta – nella provincia di Pisa. Per di più : un impianto per il trattamento di rifiuti speciali prettamente sperimentale e rispetto al quale non è stata svolta la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale; rifiuti speciali – è bene sottolinearlo - per i quali la normativa nazionale rimanda la questione dello smaltimento all’ambito privatistico, senza necessità di norme regionali in merito! Di fronte a tutto questo ed ad una sentenza così netta, perché ricorrere? La risposta non mi pare che abbia sciolto questo nodo.