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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Le Piagge

Complesso 'Pisa 81', gli inquilini: "Operazione speculativa e poco trasparente"

La compravendita del complesso immobiliare al centro della seduta di lunedì della Commissione. Petrucci: "Compravendita tra privati, l'intervento del Comune sarebbe illegittimo". Gli inquilini: "Operazione speculativa e poco trasparente"

Una riunione necessaria per comprendere meglio una vicenda sui cui, comunque, l'Amministrazione comunale sembra poter fare poco. E' questa in buona sostanza la conclusione a cui è giunta la Commissione Politiche sociali del comune di Pisa che si è riunita oggi per discutere della vicenda del complesso immobiliare di 'Pisa 81', sul Viale delle Piagge. Una seduta a cui avrebbero dovuto partecipare anche i rappresentati della Cooperativa 'Pisa 81', la proprietà, e gli inquilini del complesso ma a cui in realtà hanno preso parte solo questi ultimi.

Alla riunione erano infatti assenti sia i rappresentanti della Cooperativa che quelli di Enpam (l'Ente previdenziale dei medici, proprietario del complesso). Il presidente della Cooperativa, Giuliano Saporito, ha però inviato una lettera alla Commissione spiegando di aver declinato l'invito in quanto la compravendita del complesso immobiliare "è una trattativa tra privati e pertanto non di competenza della Commissione. Ricordiamo inoltre - prosegue la lettera - che sulla vicenda si è già espresso più volte il tribunale di Pisa". "Un eventuale intervento del comune - è stato spiegato in Commissione dal consigliere Diego Petrucci - sarebbe non solo inopportuno ma anche illegittimo".

La posizione degli inquilini del complesso rimane però la stessa. "Siamo di fronte a una vera e propria operazione speculativa - hanno detto - in cui quello che manca è prima di tutto la trasparenza e il confronto come dimostra, anche oggi, l'assenza sia di Empam che dei rappresentati della Cooperativa".

LA VICENDA. Il complesso (200 unità residenziali e 38 fondi) venne costruito a metà degli anni '80 suscitando scalpore e polemiche per le violazioni urbanistiche ed edilizie che accompagnarono la sua edificazione. Appena costruiti gli edifici furono subito acquistati dall'Enpam il quale, negli ultimi dieci anni, ha più volte tentato di 'disfarsi' degli appartamenti: l'ultimo tentativo, nel 2008, si concluse con un nulla di fatto. Dalla fine del 2014 le procedure di vendita hanno però avuto una svolta. Empam ha iniziato infatti a dialogare con soggetti che operano nel mondo cooperativistico per individuare un soggetto adatto alla dismissione del complesso.

Si costituisce quindi una cooperativa, 'Pisa 81', associata a Confcooperative. Una cooperativa che, secondo molti coinquilini del complesso sarebbe nata al di fuori del controllo condominiale cercando poi soci anche tra alcuni inquilini. La nuova cooperativa sottoscrive con l'Empan un preliminare di acquisto e, conseguentemente, a inizio 2015, inizia a sottoscrivere i preliminari di vendita con i propri soci, inviando una raccomandata a tutti gli inquilini del complesso immobiliare per aderire all'acquisto.

Il problema è che la cooperativa acquisterebbe gli immobili da Empam a 1.119 euro al metro quadrato, rivendedola poi agli inquilini ad un prezzo di 1.550 euro al metro quadro. In sostanza: acquisterebbe l'intero complesso a circa 36milioni ricavandone, al momento della vendita, un utile di quasi 14 milioni di euro. Quella che appunto, secondo gran parte dei coinquilini del complesso immobiliare, rappresenta "un'operazione puramente speculativa e che niente ha a che fare con lo spirito cooperativistico".

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