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Prosegue la polemica sulla raccolta firme della Lega a Metato: la Legnaioli scrive al Prefetto

Scambio di accuse via social con il Pd, poi lettera dell'onorevole al Prefetto di Pisa. Criticato anche il parroco dal presidente Anpi di San Giuliano Terme

La diatriba fra Pd e Lega per la raccolta firme in favore di Salvini sul caso Diciotti prosegue. Dopo infatti le scintille tra le due fazioni, la mattina di domenica 3 febbraio, e lo spostamento del gazebo dalla posizione originariamente prevista per la presenza di auto, con tanto di intervento della Polizia Municipale, continua a trascinarsi, con la polemica che ha coinvolto anche il parroco.

La ricostruzione della Lega

L'episodio della contestazione era stato denunciato dalla deputata Leghista Donatella Legnaioli che, nella giornata di oggi, ha inviato anche una lettera al Prefetto per informarlo dell'accaduto. "I nostri sostenitori - denuncia la Legnaioli nella lettera inviata al prefetto Castaldo - regolarmente autorizzati nell’utilizzo dello spazio pubblico dal comune di San Giuliano Terme, sono stati oggetto di ripetute offese da parte di militanti e sostenitori riconducibili per lo più al Partito Democratico che, anche a causa della presenza di auto in sosta nello spazio che sarebbe dovuto essere utilizzato per la raccolta firme, hanno costretto gli stessi, unitamente ai tanti cittadini presenti, a trovare una collocazione diversa da quella originaria. Un comportamento del genere - continua la Leganioli - è a mio avviso un segnale inquietante, in quando non solo lede il diritto costituzionalmente garantito di manifestare liberamente il proprio pensiero, ma allo stesso tempo rischia di far venir meno il livello di sicurezza dei cittadini che vi partecipano democraticamente eletto".

La versione del Partito Democratico

Diversa la ricostruzione fatta su Facebook dagli esponenti del Pd di San Giuliano Terme. "Ziello e Ceccardi - scrivono sui social i Dem - dicono che abbiamo impedito lo svolgimento di un banchetto della Lega. Noi li abbiamo solo accolti con un bello striscione sotto la nostra sede, al canto di 'Bella Ciao'. Nessuno del Pd ha impedito che fosse fatto il gazebo, semplicemente non avevano messo i cartelli di divieto di sosta e la Polizia Municipale ha rispettato le regole facendoli spostare. Le bugie hanno le gambe corte, vi consigliamo di rileggere Pinocchio e di ripassare i regolamenti".

L'Anpi contro il parroco

Nel mirino del presidente dell'Anpi di San Giuliano Terme-Calci Stefano Pecori finisce il parroco di Arena Metato, reo di aver dato "l'autorizzazione ad usufruire del piazzale antistante la chiesa", così infrangendo un "principio fino ad oggi rispettato da tutte le forze politiche e cioè quello di non usufruire di spazi di proprietà della chiesa per tenere distinti i due piani, quello della politica e quello della religione".

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