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Martedì, 30 Maggio 2023
Politica Cascina

Polemica Betti-Ceccardi sull'emergenza abitativa, il sindaco: "Cialtroneria, nuovo regolamento come quello di Pisa"

La risposta del sindaco di Cascina alle critiche mosse dalla Lega e dall'europarlamentare

E' arrivata anche la risposta del sindaco di Cascina Michelangelo Betti al fuoco di critiche della Lega sull'approvazione del nuovo regolamento per l'emergenza abitativa, che secondo gli esponenti del Carroccio metterebbe "prima gli stranieri". Su questo punto lo stesso ex sindaco ed europarlamentare Susanna Ceccardi si era espressa su Facebook il 21 maggio scrivendo che "assieme alla mia giunta e alla maggioranza, avevamo apportato storiche modifiche al regolamento dell'emergenza abitativa per dare dignità ai cittadini italiani. Prima fra tutte, la previsione del criterio premiante della storicità della residenza e quella che escludeva chi era residente nel comune da meno di due anni. Con i miglioramenti che avevamo adottato i primi posti delle graduatorie di assegnazione erano occupati, giustamente, da italiani! Ancora una volta il Pd pensa agli stranieri. Vergogna!".

Il primo cittadino di Cascina replica: "Fa sorridere l’ultima esternazione dell’eurodeputata Susanna Ceccardi. Da molti punti di vista. L’ex-sindaca torna a cercare visibilità attaccando il regolamento per l’emergenza abitativa approvato dal centrosinistra, ma lo fa con un eccesso di studiata cialtroneria. A dire il vero l’attacco fa proprio ridere quando si nota come le norme del regolamento approvato a Cascina siano in buona parte simili o identiche a quelle approvate dal Comune di Pisa".

Betti risponde alle critiche della Lega: "Se si guarda al merito, Ceccardi sembra non distinguere tra alloggi di edilizia popolare e per emergenza abitativa. I primi vengono assegnati a lungo termine, in base a un bando, le sistemazioni per l’emergenza abitativa sono invece soluzioni temporanee, per un residente che si trova improvvisamente in mezzo alla strada per uno sfratto esecutivo o per una separazione in famiglia. Proprio per questo il criterio dei due anni di residenza è stato tolto: si sarebbe rischiato di non poter aiutare un cittadino rimasto inaspettatamente senza casa. A quale Comune, se non quello di residenza, potrebbe far richiesta di aiuto? In ogni caso posso rassicurare l’ex-sindaca. Le scelte a Cascina vengono fatte nell’interesse dei cittadini, non sono pro o contro Susanna Ceccardi. Dobbiamo pensare al presente e al futuro, non a una parentesi del passato".

Sull’argomento interviene anche Giulia Guainai, assessore alle politiche abitative, pure lei finita nel mirino degli attacchi della Lega. "Non c’è stata nessuna battaglia esclusivamente ideologica o insensata vendetta - spiega - il regolamento di emergenza abitativa di Cascina è frutto di un’analisi accurata, uno studio dei bisogni e delle nuove emergenze che corre parallelo a numerose azioni e progetti necessari per dare diverse e calzanti risposte. Valutazioni che, come ha dimostrato anche il consiglio comunale pisano in cui si è discusso il medesimo argomento, non possono sottrarsi alle sentenze della Corte Costituzionale. Non c’è alcun criterio di storicità di residenza o discrezionalità di interpretazione nella richiesta di documentazione che può andar contro ai principi di uguaglianza e ragionevolezza. Così si è pronunciata anche la Lega a Pisa, facendo implodere, con poche e silenziose modifiche, anni di politiche becere e discriminatorie".

A chiudere è ancora il sindaco Betti: "Va infine evidenziato come l’onorevole Ceccardi, da qualche tempo un po’ appannata in termini di consenso, sembra lieta di poter tornare utilizzare un proprio cavallo di battaglia. Il cavallo è ormai invecchiato, ma son quei vecchi classici a cui col tempo ci si affeziona. Anche se non scaldano più, superati da problemi veri. E non solo il tema è ormai usurato, ma anche il vocabolario".

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