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Domenica, 1 Ottobre 2023
Politica

"Sì al polo congressuale, ma non all'ex Santa Chiara": le proposte del centrosinistra

La città delle Persone, Partito Democratico e Sinistra Unita per Pisa ragionano sullo sviluppo in città del turismo di settore

"La questione del Palazzo Congressi, posta da Confcommercio e richiamata anche dal Rettore Zucchi e da Confindustria, è assolutamente centrale a Pisa ed è necessario che le Istituzioni se ne occupino confrontando varie soluzioni senza fossilizzarsi sull’area del Santa Chiara, sulla quale la Regione, con molti fondi, ha iniziato un lavoro di trasferimento". I capigruppo in consiglio comunale Paolo Martinelli per La città delle Persone, Matteo Trapani per il Partito Democratico e Luigi Maria Sofia per Sinistra Unita per Pisa affrontano il dibattuto tema ribadendo, da un lato, l'interesse dello sviluppo del cosiddetto turismo congressuale, ma ne rilevano le criticità se pianificato in una zona centrale della città.

"Su questo tema - accusano i gruppi - il Comune di Pisa non ha fatto nulla, sia in termini di progettazione sia in termini di servizi, venendo meno al proprio ruolo, esercitato solo sulla stampa locale. Riteniamo corretto confrontarsi con la proposta di riapertura e messa a norma del Pala Congressi dell’Università come correttamente sostenuto anche dalle associazioni categoria e come recentemente proposto dal Rettore Zucchi. Siamo anche fermamente convinti che nuove proposte di un Centro Congressi devono garantire l’afflusso in sicurezza e rispetto dell’ambiente di migliaia di persone, la fornitura di adeguati servizi, di infrastrutture idonee e veloci. Le realtà in Italia di Centri congressi ci evidenziano come spesso la gestione economica non sia facile ed è per questo che è inopportuno pensare che la soluzione sia inserire questo progetto in un’area che ha già una sua vocazione e progettazione e i cui tempi e possibilità di manovra sono senza dubbio complessi". "Riteniamo - quindi - che l’ex ospedale Santa Chiara, già interessata dal piano Chipperfield, non sia adatto ad ospitare la realizzazione di un nuovo Pala Congressi, una struttura che attrarrebbe, in concomitanza con gli eventi congressuali, migliaia di persone in una zona già molto congestionata sia urbanisticamente che per traffico, rimanendo poi vuota per lunghi periodi nel quotidiano".

"A pochi metri dalla Torre di Pisa - aggiungono - è fuori luogo pensare a un centro congressi dato che quella zona, è già fortemente segnata dalle presenze turistiche alle quali, in tempi brevi si sommeranno quelle del nuovo stadio. In quell’area, tra le altre cose, sono rimaste anche inascoltate le richieste di chi lavora al Santa Chiara e ogni giorno non riesce a trovare parcheggio per andare a lavoro".

Sul fronte proposte invece, Martinelli, Trapani e Sofia credono che "l’area del vecchio ospedale Santa Chiara bene si presti ad un progetto innovativo attraverso un mix funzionale di incubatore di imprese innovative e ambientalmente sostenibili in grado di attrarre grandi investimenti internazionali in ricerca, nuovi spazi ad uso sociali e permettendo la riappropriazione da parte dei cittadini degli spazi pubblici e verdi, il tutto inserito coerentemente nel contesto del urbano centro storico, in linea con la progettazione già in essere".

"In verità - ricordano - la previsione di una cittadella congressuale era già inserita nell’area limitrofa all’aeroporto che questa giunta ha invece cancellato mediante il Piano Strutturale senza prevedere studi su alternative valide. La soluzione prevista, anch’essa da mettere in discussione e con alcune criticità, aveva almeno a favore una grande accessibilità del trasporto pubblico ed era condizione 'sine qua non' per altri sviluppi che invece sono stati autonomamente mantenuti e che se realizzati impatteranno ulteriormente sui quartieri di San Giusto e San Marco. Serve quindi da subito raccogliere la richiesta che vi sia un’area congressi, oltre all’intervento urgente di recupero di quello già esistente, e pensare anche alla progettazione in un’area maggiormente idonee ad ospitarla, coinvolgendo associazioni, mondo imprenditoriale, le Università e i centri di ricerca magari collegando quest’area al nuovo Santa Chiara, dove poter ipotizzare una rigenerazione urbana rispettosa dell’ambiente". 

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