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Nuovo ponte ciclopedonale, l'accusa del M5S: "Ma quale accessibilità: è una struttura di esclusione sociale"

Il partito evidenzia tutte le carenze relative al rispetto delle norme di sicurezza per l'utilizzo del ponte da parte delle persone disabili

Il Movimento 5 Stelle di Pisa interviene sull'inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di giovedì 11 maggio, del ponte ciclopedonale che collega Riglione con Cisanello. "Abbiamo assistito all’inaugurazione in pompa magna del ponte Riglione e Oratoio, sui social ribattezzato: ponte di Brooklyn. Una bellissima opera che rischia di diventare un monumento all’esclusione sociale per chi è disabile".

"Lo scorso febbraio, la Giunta metteva in evidenza che il nuovo ponte sarebbe stato 'completamente accessibile a pedoni, biciclette e persone disabili'. Andando a vedere quanto è stato realizzato e inaugurato in pompa magna, ci accorgiamo subito della mancanza di protezioni laterali nelle rampe di raccordo, una grossissima mancanza che pregiudica immediatamente l’utilizzo del ponte, in sicurezza, da parte dei disabili" sottolinea M5S.

"Le normative in vigore (D.M. 14.06.1989 n. 236, D.P.R. 24 Luglio 1996, n. 503 e REGOLAMENTO 29/07/2009 n. 41/R) richiedono che per pendenze (piano inclinato) del 5% deve essere previsto un ripiano orizzontale di sosta (assente), di profondità di almeno 1,50 metri, ogni 15 metri di lunghezza del percorso. Nel caso del ponte di Riglione, dove osserviamo pendenze superiori (in alcuni tratti molto superiori al 5% progettuale), tale lunghezza è proporzionalmente ridotta fino alla misura di 5 metri" prosegue il partito pisano.

"Abbiamo contattato il Garante delle disabilità - aggiunge M5S - il quale si è prontamente reso disponibile a verificare lo stato dei luoghi ed ottenere le doverose delucidazioni in merito. Chiederemo inoltre il parere della Commissione PEBA del Comune di Pisa (Commissione che gestisce il Piano Eliminazione delle Barriere architettoniche) che dovrebbe essere stato richiesto per quanto di competenza dalla stazione appaltante Pisamo".

"Le criticità che segnaliamo: inclinazioni superiori al 5%, mancanza di piani di riposo e di protezioni laterali nelle rampe di raccordo, ci fanno pensare che quest’opera pubblica, del valore di 3,5 milioni di euro, di cui 1,7 milioni finanziati dal Comune di Pisa, che dovrebbe essere accessibile a tutti, soprattutto ai diversamente abili che non hanno carrozzelle elettriche o che non hanno accompagnamento, rischi di diventare nel 2023 un esempio di esclusione e di discriminazione per alcune categorie sociali fragili".

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