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Presidio a Pisa contro l'Autonomia Differenziata e contro le posizioni assunte da Giani a nome della Regione Toscana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Ieri, mercoledi 22 giugno, a Roma si è tenuto un incontro tra la Ministra Gelmini e i presidenti di regione in vista dell’approvazione di un DDL che prevede l’attuazione del progetto dell’autonomia differenziata. Bypassando il Parlamento e ogni dibattito pubblico, si lascia mano libera alle regioni nel definire le materie che possono gestire al posto dello stato.

Se l’Autonomia Differenziata sarà realizzata la Repubblica Italiana sarà dissolta in 20 regioni (20 “staterelli”) con competenze legislative oggi dello Stato su moltissimi temi: Sanità, Scuola, Trasporti, Ambiente, contratti di lavoro, rapporti con l’Unione Europea. Ciascuna regione, in competizione con le altre, gestirà in proprio i soldi relativi a ogni materia, per cui i cittadini italiani avranno risorse, diritti e servizi diversi a seconda della regione in cui risiedono, con un aumento delle diseguaglianze ed una riduzione dei diritti. Il Governo Draghi e regioni guidate da centro-destra e centro-sinistra vanno avanti con questo progetto devastante incuranti delle conseguenze pessime della prima regionalizzazione emerse durante la pandemia, e dell’esplosione della crisi economica e delle disuguaglianze sociali e territoriali legate alla pandemia e alla Guerra in Ucraina.

Anche la Regione Toscana e il presidente Giani appoggiano il progetto: il 7 giugno in un convegno con la Ministra Gelmini, Giani ha annunciato di voler chiedere l’autonomia differenziata per la Toscana, senza alcun passaggio democratico in consiglio regionale, e senza la consultazione della società civile o dei cittadini.

Per protestare contro l’Autonomia Differenziata e la posizione assunta dal presidente Giani a nome delle Regione Toscana, ieri a Pisa alle 18 in Piazza XX settembre si è tenuto un presidio lanciato dal "Comitato di Pisa contro ogni Autonomia Differenziata", cui hanno partecipato esponenti di forze sindacali (FLC-CGIL, Cobas Scuola, Gilda), di forze politiche (Una Città in Comune e Rifondazione Comunista) e movimenti come il Barone Rampante. Nel corso del presidio che ha visto la partecipazione di una ventina di persone, sono stati mostrati cartelli e distribuiti volantini per informare la cittadinanza di quanto sta succedendo.

Il presidio è avvenuto in contemporanea a quello organizzato a Roma dal Comitato Nazionale contro ogni autonomia differenziata, a cui hanno aderito e partecipato movimenti nazionali, partiti di opposizione e le principali sigle sindacali.

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