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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Al via il primo Consiglio Comunale, ma è già scontro: seduta sospesa

Al centro della disputa il caso di Gianluca Gambini, il consigliere della Lega che ha un contenzioso aperto col Comune

20 seggi alla maggioranza e 12 all'opposizione con quasi tutti i consiglieri alla loro prima esperienza. Si è aperto nel pomeriggio di oggi, martedì 17 luglio, il primo Consiglio Comunale dell'era Conti. Molte le facce nuove tra gli scranni della Sala Regia dove si sono notati anche diversi 'errori' dettati dall'inesperienza e dalla non conoscenza dei meccanismi e delle procedure che regolano il funzionamento dell'assemblea. Tanta anche l'attenzione e la curiosità da parte di cittadini e media intervenuti per questo primo appuntamento.

La seduta si è aperta con la comunicazione del gruppo di Pisa nel Cuore che ha annunciato la sua adesione alla maggioranza. Poi come prevede la normativa si è proceduto con la verifica di eventuali situazioni di incompatibilità da parte dei consiglieri eletti. Come è noto sulla composizione del nuovo consiglio 'pesa' l'incognita Gambini, coinvolto in un contenzioso con il Comune per usucapione di un immobile sul litorale. Secondo il parere dell'avvocatura e degli uffici comunali esiste una situazione di incompatibilità di Gambini a ricoprire il ruolo di Consigliere. Da parte sua il consigliere leghista si è però detto fiducioso e nei giorni scorsi ha depositato in Comune il parere sulla controversia del professor Chiti.

E' stato proprio Gambini, in qualità di Consigliere anziano, ad aprire la seduta sottolinenado come "per correttezza istituzionale cederò il mio posto di presidente del consiglio al secondo consigliere più votato, Alessandro Gennai, e non assisterò alla discussione su questa prima delibera, anche se per quanto mi riguarda ritengo di essere compatibile con il ruolo di consigliere". E qui è nato subito il primo battibecco con il consigliere di opposizione Ciccio Auletta (Ucic-Prc-Possibile), decisamente il più agguerrito fin dalle prime battute. "Non si può utilizzare la propria posizione - ha detto Auletta - per esprimere un parere su una vicenda in cui si è coinvolti direttamente. Il consigliere Gambini non fa un favore a qualcuno decidendo di non presiedere la seduta e di non presenziare alla discussione, perchè è la normativa che lo prevede".

Nel video il primo scontro tra Auletta e Gambini

Alla fine sono stati convalidati solo 31 dei 32 consiglieri comunali votati. La procedura prevede infatti che sia il Consiglio Comunale ad esprimersi sulla posizione di Gambini che avrà ora dieci giorni di tempo per presentare eventuali memorie o documenti a sostegno della sua posizione. Documenti che il Consiglio dovrà valutare entro i successivi dieci giorni, decidendo così se il consigliere comiunale sia o meno compatibile con la carica per cui è stato eletto. Nel caso venisse confermata l'eventuale incompatibilità Gambini avrebbe poi ulteriori dieci giorni di tempo per sciogliere la vicenda (sostanzialmente scegliendo tra andare avanti nel contenzioso col comune, lasciando quindi il Consiglio Comunale, o, viceversa, rimanere in Consiglio decidendo di abbandonare la causa pendente). 

Il caos

All'ordine del giorno di questa prima seduta anche l'elezione del presidente e dei vicepresidenti del Consiglio Comunale, la composizione delle Commissioni Consiliari permanenti e di quelle di Controllo e Garanzia, oltre alla nomina della Giunta e al giuramento del sindaco. La situazione è però precipiata dopo che Maurizio Nerini, capogruppo di Nap-FdI, ha chiesto e ottenuto un inversione dell'ordine del giorno, facendo così anticipare il giuramento del sindaco e posticipare l'elezione del presidente del Consiglio. 

Cosa che ha di fatto scatenato il caos con le proteste dell'opposizioni e la successiva sospensione per dieci minuti della seduta. Un tempo durante il quale è successo di tutto, con anche la protesta di alcune decine di manifestanti che stavano partecipando al il sit-in organizzato dalla Casa della Donna di Pisa per chiedere le dimissioni dell'assessore alla Cultura Andrea Buscemi, che hanno raggiunto, al grido di 'dimissioni dimissioni', il quarto piano di Palazzo Gambacorti, dove si stava svolgendo il Consiglio Comunale. Alla ripresa la maggioranza ha fatto cadere il numero legale e così la seduta è stata sospesa senza che venisse eletto il presidente del Consiglio. Forse un escamotage per evitare di affrontare la vicenda senza che si sia prima chiarita la situazione di Gambini.

La composizione del Consiglio Comunale 

Nella maggioranza sono 15 i consiglieri della Lega: Gianluca Gambini (al momento non ancora convalidato), Alessandro Gennai (capogruppo), Alessandro Bargagna, Laura Barsotti, Marcello Lazzeri, Giovanni Pasqualino, Brunella Barbuti, Giuseppe Collecchia, Annalisa Cammellini, Manuel Laurora, Emanuela Dini, Maria Punzo, Veronica Poli, Alberto Conversano, Paolo Cognetti. Tre i consiglieri di Nap Fratelli d'Italia: Francesco Niccolai, Giulia Gambini e Maurizio Nerini (capogruppo), due per Forza Italia, Riccardo Buscemi (capogruppo, fratello di Andrea, eletto con la Lega ) e Virginia Mancini. Un consigliere infine per Pisa nel Cuore: Gino Mannocci. 

Nella minoranza sono sette i consiglieri del Pd: il candidato a sindaco sconfitto Andrea Serfogli, affiancato da Benedetta Di Gaddo, Olivia Picchi, Marco Biondi, Maria Scognamiglio, Giuliano Pizzanelli (capogruppo), Matteo Trapani. Il M5S può contare invece su due consiglieri, Gabriele Amore (capogruppo) e Alessandro Tolaini, uno ciascuno a Diritti in Comune con Francesco Auletta e Patto Civico, Antonio Veronese.

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