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Progetto per il potenziamento di Camp Darby: è scontro in Consiglio Comunale

L'argomento è stato discusso durante la seduta di giovedì 8 giugno. Ucic-Prc: "Il sindaco era a conoscenza del progetto da un anno, ma ha fatto finta di non sapere". L'amministrazione: "Ci accusano di non aver fatto ciò che non potevamo fare"

"Ci accusano di non aver fatto ciò che non potevamo fare. E' un attacco politico, dettato dalla mancanza di onestà intellettuale". E' quanto affermato dall'assessore Ylenia Zambito, in merito al potenziamento della base militare americana di Camp Dabry. La vicenda, sollevata nelle settimane scorse dal gruppo consiliare Ucic-Prc, è stata argomento di discussione della seduta del Consiglio Comunale di ieri, giovedì 8 giugno. Una seduta piuttosto 'incandescente' che ha fatto registrare un duro scontro tra l'amministrazione, la maggioranza che la sostiene, e Ucic-Prc. Presente in sala anche una delegazioni di attivisti del Comitato territoriale di resistenza alla guerra.

"Da almeno un anno - ha attaccato Ciccio Auletta di Ucic-Prc - sapevate di questo progetto ma non avete detto nulla alla città, facendo finta di non sapere. Siete voi i disonesti. Avallate il potenziamento della base facendo finta che questo non ci sia. Il governo americano investirà 45 milioni di euro per potenziare Camp Darby: forse verrà ridotta la sua estensione, ma dopo un investimento del genere è chiaro che la base non chiuderà mai. Noi siamo pregiudizialmente contrari alla presenza di strumenti di morte sul nostro territorio".

La posizione dell'amministrazione è stata riassunta dall'assessore Zambito. "Non accetto lezioni di pacifismo da nessuno. La posizione del nostro partito su Camp Darby è chiara: riportare ad uso civili l'area. Obiettivo che abbiamo sempre perseguito. L'unico ente ad essere stato sentito nel procedimento è stato il Parco che ha espresso parere negativo. Noi invece non abbiamo competenze, il sindaco aveva chiesto di partecipare al tavolo decisionale ma le sue richieste sono state rigettate. Ci accusate di non aver fatto ciò che non potevamo fare. E' un attacco politico, dettato dalla mancanza di onestà intellettuale".

L'amministrazione mette anche in dubbio che per il progetto di Camp Darby si possa realmente parlare di un potenziamento. "Una parte della base - ha sottolineato la Zambito - verrà dismessa entro dicembre 2018 quando verrà riconsegnata all'esercito italiano. A quel punto chiederemo la riconversione di quella porzione di base militare, anche se sarà una richiesta che difficilmente verrà accettata. Potremmo quindi chiedere di spostare in quella zona la Bechi Luserna, per liberare una parte della città da una caserma".

Diversi anche gli interventi e gli ordini del giorno presentati. Bocciati quelli presentati da Auletta (che chiedeva al governo di ritirare le autorizzazioni per il progetto e al sindaco di lavorare in sinergia con gli altri enti locali e con le associazioni per bloccarne la realizzazione) e quella presentata dal consigliere del M5S Mannini (che chiedeva al sindaco di esprimere la contrarietà del Comune di Pisa al progetto di potenziamento presso tutti gli organi competenti e di chiederne la sospensione). Approvato invece l'ordine del giorno di Noi Adesso Pisa-Fratelli d'Italia-An che impegna il sindaco e la Giunta a mettere in campo tutto quanto di sua competenza al fine di garantire l’occupazione delle maestranze civili impiegate nella base. Approvati infine anche gli ordini del giorno presentati dal capogruppo del Pd Ferdinando De Negri per mettere in campo ogni azione con tutte le altre istituzioni per la verifica dell'andamento dei lavori ed entrare in possesso della parte della base americana in dismissione.

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