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Pronto Soccorso, Latrofa (NCD): "Vergognati Rossi, ora basta"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

“Non è ammissibile leggere quanto sul pronto soccorso di Pisa dichiara Enrico Rossi, ex-assessore alla sanità, nonché attuale presidente della Regione Toscana (regione in cui il 75% del bilancio riguarda appunto la sanità): la persona che in un mese ha affossato l’aeroporto pisano ora se la prende con il pronto soccorso… pisano! Non si possono tollerare valutazioni pubbliche, peggiorate con l’affermazione che si trattava non di un messaggio istituzionale, bensì di un post su Facebook”. Questo è quanto afferma Raffaele Latrofa, capogruppo del Nuovo Centrodestra in consiglio comunale a Pisa, il quale ribadisce che “Non si può affrontare con una leggerezza simile un argomento che tocca la sensibilità e il lavoro di centinaia di persone fra medici, infermieri e altri operatori nel campo della sanità pisana (senza dimenticare gli indispensabili volontari), che si ammazzano quotidianamente per un servizio ai cittadini, in barba ai tagli del personale. Tagli causati dal dover spalmare i debiti dovuti alla cattiva gestione regionale dell’ospedale di Massa”.

Il problema è reale e ben conosciuto: il pronto soccorso di Pisa è spesso intasato e le attese sono molto lunghe. Possibile che la situazione non fosse giunta all’orecchio di Rossi, che pare ne abbia preso coscienza solo perché un suo amico gli ha telefonato lamentandosi?

Ma non finisce qui: oggi sulla stampa lo stesso Rossi riporta fredde statistiche, affermando che il pronto soccorso di Careggi sarebbe meglio di quello di Pisa. Ma statistiche di quel tipo meglio si attagliano alle autovetture che alla salute: un ospedale non si giudica solo in base alla percezione dell’utente, bensì anche sull’eccellenza delle prestazioni specialistiche che offre. “Prima di parlare di qualità del servizio del pronto soccorso di Pisa, Rossi a quel pronto soccorso si metta in fila accanto ai cittadini. Non rimanga nelle sue stanze di Firenze ad aspettare le telefonate dei suoi amici che sono stati qualche minuto in più in attesa. Non pensi solo a quel carrozzone che è la Società della Salute” dice Latrofa. E continua “Per noi — a differenza che per Rossi— conta la qualità del servizio del personale tutto, che a Pisa è di altissimo livello. Ci sarà un motivo se dalle zone limitrofe chi sta male si reca al pronto soccorso pisano. Se Rossi non stesse nelle sue stanze a Firenze, saprebbe che anche i livornesi e i lucchesi vengono a Pisa per curarsi e per partorire, per cui il bacino d’utenza dell’ospedale pisano è molto ampio. Un motivo, se dalle zone limitrofe vengono a Pisa, ci sarà. E che dire di tutti quelli che dal sud d’Italia arrivano nella nostra città per curarsi? Se ne deduce che a Pisa la sanità è un’eccellenza e attira molte persone. Piuttosto, i problemi sono causati dalla scellerata politica d’accoglienza che il PD ha portato avanti sul nostro territorio negli ultimi tempi. Il pronto soccorso pisano, a ogni ora del giorno e della notte, si trova a essere così invaso da rom e sbandati che, senza la minima urgenza e per problemi di salute banali, vi si recano di continuo, intasandolo” dice Latrofa. E annuncia: “In attesa che Rossi venga a vedere di persona come funziona in realtà il pronto soccorso di Pisa, presto ci verrò io con il ministro della salute Beatrice Lorenzin, in coda accanto ai cittadini in attesa, per vedere come stanno veramente le cose”.

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