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Viabilità e politica, la polemica: "Dopo la nostra iniziativa sul Ponte di Mezzo arriva il provvedimento per impedire di replicarla"

Diritti in Comune rende nota una determina della Polizia Municipale che blocca eventi di tipo politico, la lista ne chiede l'immediato ritiro: "Lede il diritto costituzionale di manifestare"

Una misura "liberticida, discriminatoria e illegittima", che "va subito ritirata". Una città in comune e Rifondazione Comunista attaccano l'amministrazione pisana su una determina emessa dalla Polizia Municipale. Il provvedimento riguarda la "concessione di spazi ed aree pubbliche per esercizio di attività politica" e stabilisce che "non potranno autorizzarsi occupazioni di spazi o aree pubbliche quando ciò comporti divieti, deviazioni o limitazioni del traffico veicolare (fanno eccezione le iniziative e manifestazioni che si svolgono in forma dinamica)". Proprio il gruppo ha presentato lo scorso 21 gennaio la candidatura di Francesco Auletta a sindaco per le prossime elezioni comunali con un'iniziativa che oggi sarebbe vietata

"Lo scorso 21 gennaio - scrive la lista in una nota - abbiamo liberato il Ponte di mezzo dalle auto, facendo vedere alla città cosa potrebbe essere la Pisa del domani con un’amministrazione di Diritti in Comune. Un’iniziativa che ha coinvolto centinaia di persone a discutere del futuro della città, con laboratori per bambini e bambine, biblioteca itinerante, mostre fotografiche, e soprattutto installazioni nelle quali abbiamo illustrato il programma con cui ci candiamo alle prossime elezioni comunali. Abbiamo scelto uno spazio pubblico e una forma partecipata, avendo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. Evidentemente questa manifestazione ha dato molto, troppo fastidio, se ad orologeria il 26 gennaio è stata emessa dal Comandante della Polizia Municipale una simile determina".

Un atto che "lede il diritto costituzionale di manifestare: anteporre il traffico urbano alla libera espressione di proposte politiche nello spazio pubblico non ha nulla a che vedere con una idea di una democrazia matura. In base a questa disposizione un comizio o un presidio che comportino una modifica del traffico non verranno più concessi! Notiamo, inoltre, che la restrizione riguarda solo le attività politiche: quelle di natura commerciale, anche se impattano sul traffico, possono svolgersi regolarmente. Ricordiamo, a chi sembra averlo dimenticato, che le autorizzazioni allo svolgimento di manifestazioni pubbliche spettano alla Questura". L'amministrazione è quindi chiamata a "chiarire la propria posizione e assumersi tutte le proprie responsabilità".

"Evidentemente il nostro 'Ponte verso il domani' ha colpito nel segno - conclude Diritti in Comune - rilanciando un'idea dello spazio pubblico che mette al primo posto la partecipazione, l’incontro, le idee, le persone. Impedire che si possa replicare una simile iniziativa dimostra che un 'Ponte verso il domani' ha fatto e fa molta paura. Ma che, più in generale, la democrazia e la cittadinanza attiva fanno paura a chi governa la città. Invitiamo le associazioni, i partiti, i sindacati, le forze democratiche tutte a prendere parola affinché la determina liberticida sia subito ritirata".

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