Referendum, La Sinistra-Comunisti Alternativa per Cascina: "Ceccardi è la pulce cocchiera"
Susanna Ceccardi dall’alto del suo scranno di sindaco cascinese non ha resistito alla tentazione a farsi “pulce cocchiera” o per intendersi, a sedersi sul carro dei vincitori del NO e rivendicarne i meriti. L’operazione è ridicola e non meriterebbe commenti se non si desse anche i meriti per il territorio dell’area pisana dove il NO referendario, a partire da Pisa, ha vinto in tutti i comuni e dove la Lega o non esiste, o è forza marginale. Non si conoscono le opinioni dei leghisti d’area, pertanto parla “pro domo sua” come sempre.
Sulla pretesa de-ideologizzazione da lei apportata con la sua “discesa in campo” vorrei ricordare che la Lega se è passata dallo 0,65% delle politiche 2013 al 21,27% delle comunali del 2016 è merito, più del personaggio che è diventata, dalla presenza costante sulla piazza cascinese di Matteo Salvini da non confondersi con il consigliere regionale toscano che forse per omonimia la depredò del seggio regionale.
A Cascina, da sempre territorio a forte connotazione democratica, l’apporto degli elettori leghisti ha contribuito marginalmente al successo del NO come dimostrato negli altri comuni dell’area pisana dove la loro presenza è elettoralmente insignificante. A Cascina il risultato del NO è dovuto essenzialmente a coloro che hanno aderito al pronunciamento di associazioni come l’ANPI, l’ARCI, la CGIL, la SINISTRA rappresentata nelle associazioni, nel PRC, in tutti i sinceri democratici che hanno militato in SEL, nel PCdI, ai dissidenti del PD e del PSI e anche in tutti coloro che pur appartenendo a correnti politiche diverse si sono riconosciuti nella nostra Costituzione.
Oltre ai ringraziamenti a tutti coloro che si sono impegnati in questa campagna referendaria per il NO, rivolgo l’invito a tutta la sinistra a trovare modi perché a questo risultato segua una nuova stagione politica di unità nella speranza che il PD, tutto, esca dall’insipienza e ricominci a frequentare i luoghi della politica, del lavoro, dell’associazionismo e abbandoni la propria autoreferenzialità.