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Referendum per la moschea di Pisa: "Il quesito va riformulato"

Incontro il 10 febbraio del Comitato dei garanti con il Comitato No Moschea. La nuova stesura del testo sarà fornita entro 20 giorni

Il quesito referendario sulla Moschea a Porta a Lucca deve essere riformulato entro 20 giorni. Così hanno concordato il Comitato dei garanti del Comune di Pisa e il 'Comitato NoMoschea' dopo l'incontro avvenuto in Comune lo scorso 10 febbraio.

Molte le ragioni che hanno portato a questa decisione. Rilevata ad esempio "una incongruenza tra il contenuto della relazione illustrativa, e quindi le ragioni della presentazione del quesito, e la sua formulazione", elemento ribadito in seguito in quanto ci sono "assunti a contenuto valutativo inconferenti con il testo di un quesito referendario ed eventualmente più idonei a far parte della relazione illustrativa". 

La parte più bisognosa di modifica è quella dove il quesito afferma: "considerando l'attuale momento politico-storico e considerando reale il pericolo per la salute dei cittadini derivante dall'insorgere e dal radicamento delle frange estremiste [...]". Tale previsione, oltre le precedenti censure, dicono i garanti che ha una "potenziale portata discriminatoria per ragioni di religione" là dove "evoca un giudizio postulato di disvalore penale e sociale sul soggetto attuatore dello strumento urbanistico e su coloro che potranno esercitare nell'edificio di culto (da realizzare) il proprio diritto costituzionalmente garantito di libertà religiosa (art. 19 Cost.)".

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