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Rifiuti, Geofor ribatte al M5S: "Affermazioni false e diffamatorie"

L'azienda replica ai pentastellati che l'avevano attaccata sul conferimento in RetiAmbiente: "Teorie 'complottiste' ridicole, qualunquiste e demagogiche. La nostra azienda è solida come testimoniano i dati del bilancio"

"Le affermazioni fatte sono false, hanno carattere diffamatorio e sono viziate da strumentalizzazione politica". Dura risposta di Geofor Spa alle accuse lanciate dal Movimento 5 Stelle di Pisa e di Pontedera che, alcuni giorni fa, avevano attaccato l'azienda in merito al conferimento della stessa in RetiAmbiente. "Dove il Movimento Cinque Stelle - si legge nella nota di Geofor - rilevi che i crediti di difficile esigibilità ammontino a 32,2 milioni non è dato sapere: poiché ciò, non corrispondendo ai dati di bilancio, non può che essere frutto di falsità. Il bilancio d’esercizio 2014, l'ultimo approvato, evidenzia che i crediti vantati dalla società ammontano a 26.596.071,50 euro. Di questi 5.398.532,28 euro sono relativi a crediti derivanti dalla tariffa dei rifiuti (ex-Tia)".

"Nel bilancio - prosegue Geofor - è evidenziato che i crediti trasferiti ai concessionari per la loro riscossione in forma coattiva, ossia ciò di cui si sta parlando, sono oggetto di continuo monitoraggio e che l’importo riportato è pari alla stima del valore di presumibile realizzo, come disposto dal codice civile. Costituisce un obbligo di legge iscrivere a bilancio i crediti al loro presumibile valore di realizzo, ossia si deve tener conto anche di ciò che non può essere recuperato. Non occorre essere profondi conoscitori delle tecniche di bilancio per capire che, in presenza di procedure concorsuali o di irreperibilità del debitore, è molto probabile che l’eventuale credito vantato nei loro confronti non sarà incassato. Geofor ha comunque sempre appostato nel bilancio un fondo svalutazione crediti nella misura del 5% del costo del servizio svolto per ogni Comune: anche questi dati del bilancio vanno letti".

Geofor ribatte anche sui presunti debiti contratti dall'azienda nei confronti delle banche che, secondo il Movimento 5 Stelle, ammonterebbero a 12 milioni di euro. "E' sufficiente leggere il bilancio - continua Geofor - per rendersi conto che non esistono debiti finanziari, ossia verso banche o finanziatori. La società, attraverso un’oculata gestione dei flussi di cassa, riesce a far fronte ai propri debiti e al rinnovo delle attrezzature necessarie per svolgere il servizio (automezzi per la raccolta dei rifiuti ecc.). La dichiarazione del presidente, Paolo Marconcini, nell’audizione svolta in Commissione Consiliare si riferiva evidentemente al mutuo di 12 milioni stipulato per l’investimento per la realizzazione del nuovo impianto di trattamento dell’organico".

Il gestore di rifiuti sottolinea poi la solidità finanziaria dell'azienda. "Geofor è un'azienda solida - si legge nella nota - come testimoniano anche i dati di bilancio sempre in attivo e riportante utili in prevalenza accantonati per gli investimenti, anche quelli per nuovo impianto dell’organico. Tali riserve hanno anche consentito l'exit dei soci privati, operazione che così non ha gravato sulle casse dei Comuni soci, mantenendo comunque alto il valore del conferimento dell’azienda in RetiAmbiente".

Infine attacca il Movimento 5 Stelle e minaccia querela. "E’ veramente sorprendente - scrive Geofor Spa - che si possa pensare che tutto sia falso: il bilancio, votato da 24 Comuni e approvato dal collegio sindacale di comprovata professionalità, sarebbe falso; la perizia dell’azienda fatta da Mazar/Bdo, soggetto incaricato dall’Ato attraverso un concorso, sarebbe falsa. Di conseguenza, il contenitore pubblico Retiambiente, propedeutico alla gara per il Gestore Unico, risulterebbe un imbroglio. E tutto questo sarebbe la causa del costo del servizio fatto pagare ai cittadini, il cui aumento non sarebbe tanto imputabile al miglioramento della raccolta differenziata e all’estensione del servizio porta a porta, ma unicamente al bieco scopo di sopperire alla presunta malagestione. Tali 'teorie complottiste' sono ridicole, qualunquiste e demagogiche, tanto più rivolte ad un’azienda del territorio valutata tra le migliori dell’Ato. Chiederemo alla Commissione Consiliare pisana il verbale relativo all’audizione del presidente di Geofor - conclude l'azienda - e valuteremo con i nostri legali se vi siano gli estremi della diffamazione lesiva dell’onore e del lavoro della nostra società".

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