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Rifondazione Comunista: "Organizziamo un vero percorso formativo sui temi della guerra nelle scuole di Pisa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Per il quarto anno consecutivo si è tenuta a Pisa la Giornata della Solidarietà. Le numerose critiche sollevate in passato contro l'iniziativa hanno indotto organizzatori e promotori ad una tattica diversiva: la celebrazione è stata realizzata in gran parte al di fuori della caserma Gamerra, sotto forma di percorsi tematici ispirati alla Costituzione.

Usare la Costituzione per fare accettare un'iniziativa dall'impianto fortemente ambiguo è una mossa abile ma non certo condivisibile. Nonostante il parziale spostamento di scenario, la componente militare della giornata è rimasta forte, a partire dagli autobus militari usati al posto di alcuni scuolabus per finire con l'elicottero militare utilizzato per i lanci acrobatici dei parà che alla fine della manifestazione ha 'salutato' i bambini passando a volo radente pochi metri sopra le loro teste. Una ricorrenza ormai annuale e cittadina che associa la memoria di un soldato morto in una guerra di aggressione, come quella in Iraq, con il concetto di solidarietà finisce per giustificare i conflitti armati a cui l'Italia ha partecipato ed a cui continua a partecipare, come in Afghanistan. Non a caso fra gli articoli della Costituzione ricordati in piazza è mancato proprio l'articolo 11: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Crediamo che i giovani meritino più onestà e chiarezza. Va loro insegnato a non confondere le guerre di oggi con la legittima difesa dello Stato - difesa che può essere praticata anche in forma non armata e non violenta. Va loro spiegato che la guerra è un male non necessario da bandire dalla storia, uno strumento di dominazione al servizio degli interessi dei potenti, le cui principali vittime sono i civili ed i bambini in particolare. Va loro chiarito che se le classi scolastiche sono sovraffollate, se le ore di lezione vengono ridotte, se mancano risorse per materiali e laboratori, se i docenti cambiano ogni anno è anche perché il governo taglia tutte le spese tranne quella militare. Va detto loro chi in Parlamento non ha il coraggio di dire no all'acquisto dei costosissimi e micidiali cacciabombardieri F35, ma ha il coraggio di inserire il pareggio di bilancio in Costituzione, preparando tagli sistematici allo stato sociale inclusa l'istruzione pubblica.

Visto che la giunta del Comune di Pisa continua a promuovere iniziative ambigue e puramente celebrative sui temi della pace, intendiamo presentare in Consiglio Comunale una proposta alternativa, da condividere con tutte le forze sociali, pacifiste e antimilitariste della città. Vogliamo che si organizzi l'anno prossimo un vero percorso di informazione e formazione nelle scuole, aperto a tutta la città, sui temi della guerra, della militarizzazione del territorio, del mercato delle armi e della prevenzione dei conflitti. Chissà che la nuova giunta non metta finalmente al centro delle sue iniziative l'articolo 11 della Costituzione.

Federico Oliveri
coordinatore cittadino
Rifondazione Comunista Pisa

 

 

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