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Rimosso il presidio dell'Esercito alla Torre di Pisa: promossa interrogazione parlamentare

L'atto ispettivo è lanciato dall'onorevole Giovanni Donzelli di FdI

"Per i tagli alla sicurezza, la Torre di Pisa resta senza presidio militare, adesso la vigilanza sarà affidata a polizia e carabinieri che sono già in forte carenza di organico, andando così a scoprire ancora di più altri luoghi della città". Per questo l'onorevole Giovanni Donzelli di FdI ha presentato un’interrogazione al Ministro della Difesa per sapere se la Torre sia ancora considerato un obiettivo sensibile. "Visto che, oltre ad essere patrimonio dell’umanità, la Torre è entrata in più circostanze nel mirino di malavita e terrorismo islamico. E recentemente è finita anche nella propaganda russa anti-Nato", aggiunge il consigliere regionale di Diego Petrucci.

"Il taglio della vigilanza è dovuto al ridimensionamento del progetto 'Strade sicure', che prevede un taglio di 2mila militari dal nostro territorio nazionale - sottolinea Petrucci - una decisione che rischia di compromettere il controllo del territorio e delle strade. Si taglia mentre, invece, si dovrebbe aumentare il controllo delle forze dell’ordine".

Per il capogruppo di Fdi a Pisa Giulia Gambini si tratta di "una scelta totalmente sbagliata e irresponsabile quella dei Ministeri di Interno e Difesa. Un monumento, la Torre, ritenuto da tutti obiettivo sensibile che deve essere controllato con personale dedicato, senza che ciò gravi sugli attuali organici di polizia e carabinieri. Il Ministero dell’Interno deve avviare il percorso contrario fornendo, finalmente, le risposte che la città attende da anni: servono più agenti e non tagli! Pisa è già sotto organico per la gestione del quotidiano. Va immediatamente ripristinato il presidio dei militari".

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