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"Rinnovare il blocco degli sfratti contro la pandemia": lettera al Prefetto e mozione

Diritti in Comune rilancia l'attività politica sul fronte dell'emergenza abitativa

Fino al 31 dicembre era in vigore un blocco degli sfratti esecutivi, introdotto dal decreto-legge 'Cura Italia',  successivamente rinnovato dai decreti 'Rilancio' e 'Milleproroghe'. Dal 3 gennaio del nuovo anno sono riprese le esecuzioni di sfratti con le forze dell'ordine, anche per le morosità incolpevoli, ovvero per chi non riesce a pagare l'affitto perché ha perso il lavoro ovvero perché ha un reddito insufficiente. Così, scrive Diritti in Comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile), "abbiamo inviato al Prefetto di Pisa una richiesta formale, indirizzata al governo nazionale, affinché venga rinnovato il blocco degli sfratti per morosità incolpevole e si adottino misure rapide ed efficaci per garantire il diritto alla casa nella persistente crisi pandemica".

La richiesta di un rinnovato blocco degli sfratti risponde a "un forte bisogno sociale, reso più acuto dalla crisi sanitaria in corso di peggioramento con la diffusione della nuova variante Omicron. I posti di lavoro perduti durante la pandemia non sono stati recuperati, se non in piccola parte e, nella maggioranza dei casi, con contratti a termine o atipici che non garantiscono continuità di reddito". Il gruppo sottolinea che "la ripresa degli sfratti rischia di colpire, solo a Pisa, più di 100 famiglie. Se consideriamo l’incidenza del caro vita e del caro bollette, che il governo non ha voluto arginare con misure strutturali calmierando le tariffe e tassando gli utili delle società energetiche, si prevede che questo numero aumenterà nel prossimo anno".

La richiesta alle istituzioni è quella di una "vera politica della casa, che miri ad ampliare considerevolmente il patrimonio di case popolari, recuperando a usi abitativi i tanti immobili pubblici non utilizzati, ma anche a concordare con le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini canoni di affitto in linea con i salari reali delle famiglie. Servono, inoltre, finanziamenti per ristrutturare gli alloggi popolari vuoti: solo a Pisa sono, scandalosamente, più di 170". La partita si gioca anche in Consiglio Comunale: "La nostra proposta di stanziare 1 milione e 200 mila euro per sistemare e assegnare questi alloggi a chi è in lista d’attesa, è stata bocciata dalla maggioranza. Quella degli sfratti rischia di essere una bomba sociale, che va disinnescata al più presto". Sul tema è stata depositato una mozione che Diritti in Comune chiederà di discutere domani, 11 gennaio. 

"Qualora il governo Draghi - conclude la lista - si rifiuti di rinnovare il blocco degli sfratti, occorre che la Prefettura e il Comune convochino un tavolo straordinario con le organizzazioni degli inquilini e dei proprietari per dare risposte caso per caso alle famiglie in difficoltà. La misura, fin qui praticata dall’amministrazione comunale, di dirottare le famiglie in emergenza abitativa nei bed&breakfast è dispendiosa e non risolutiva. Nel pieno di una nuova ondata di contagi, con l’economia ancora lontana dai livelli pre-Covid, non è accettabile che centinaia di persone nella nostra città si ritrovino senza casa".

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