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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Riordino Province, da Lega Nord: "Assurdo cancellare quella di Pisa"

La Lega si scaglia contro le decisioni sul riordino, prese senza consultare il volere dei cittadini, con un decreto legge che definisce "incostituzionale" poiché non rispetta l'art. 77 della Costituzione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

«La questione del riordino delle province è giunta a degli esiti paradossali e tragicomici. In questi giorni abbiamo assistito a una confusione generale a partire da consiglieri regionali che sconfessano i loro stessi partiti, al presidente Rossi che si scopre improvvisamente leghista invocando un Senato Federale, fino al presidente del Cal Filippeschi che non riesce a portare a casa risultati soddisfacenti per il nostro capoluogo, una pendenza di incostituzionalità della norma a cui fanno ricorso quasi tutti i presidenti di regione meno che il nostro. Ciò che ci lascia ancora più basiti è che rimanga in piedi la Regione Molise che conta 319,000 abitanti, mentre sparisce la Provincia di Pisa che ne ha ben 411,376. Il tutto per colpa dell'incompetenza e per la mancanza di responsabilità di chi ci dovrebbe rappresentare.

La Lega si scaglia contro queste decisioni prese senza consultare il volere dei cittadini, con un decreto legge incostituzionale poiché non rispetta i presupposti giustificativi di straordinarietà, di necessità e di urgenza richiesti all'art. 77 della Costituzione.

Il Ministro Patroni Griffi e Monti, pur di dare in pasto alla popolazione un finto taglio ai costi della politica, sono disposti a sacrificare la storia millenaria di una città della rilevanza di Pisa. Pur contestando le modalità e il merito di questi provvedimenti, non ci sembra un'idea sbagliata quella del sindaco di Volterra Buselli che ha proposto di accorpare le province di Pisa e Siena, dando vita così a una straordinaria sinergia di storia e di cultura che servirebbe ad incentivare il turismo, le comunicazioni infrastrutturali e la coordinazione dei due prestigiosi Atenei.

Nella speranza che la corte costituzionale si pronunci per l'incostituzionalità del provvedimento, esprimiamo il nostro rammarico per la figura barbina che i nostri politici stanno facendo fare alla nostra città: una sconfitta talmente brutta che non si ricordava dal 6 Agosto 1284 giorno della sconfitta alla Meloria».

Susanna Ceccardi
Lega Nord a Pisa

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