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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Cascina

Cascina, Rollo bacchetta Di Maio: "Non mi è stato permesso di porgere un saluto istituzionale da sindaco"

Il sindaco facente funziona in corsa anche alle prossime comunali ha scritto una lettera al ministro degli Esteri

Una 'tirata di orecchie' da parte del sindaco reggente di Cascina Dario Rollo al ministro degli Esteri Luigi Di Maio che sabato 12 settembre ha fatto tappa a Cascina insieme alla candidata alla presidenza della Regione per il Movimento Cinque Stelle Irene Galletti. Rollo ha scritto una lettera al ministro manifestando dispiacere per il mancato saluto.
"Avrei voluto portarLe il saluto istituzionale da parte della mia comunità, com’è doveroso nei confronti di una carica dello Stato. Il saluto di un rappresentante delle Istituzioni a un rappresentante delle Istituzioni, entrambi con alto senso dello Stato, che, come ben sappiamo, va al di là di ogni qualsiasi iniziativa elettorale - scrive Rollo, che è in corsa anche per la carica di sindaco alle elezioni comunali a Cascina - dopo colloqui telefonici intercorsi con rappresentati locali del Suo partito, con risposte che rimandavano a un loro contatto col Suo staff per informarLa, l’ho raggiunta in Corso Matteotti, dove Lei si trovava. Con correttezza, rispetto ed educazione sono rimasto in disparte, con la fascia tricolore nelle mani, in attesa di poter porgere a un Ministro della Repubblica Italiana il saluto e il benvenuto delle cittadine e dei cittadini di Cascina. Ma il capogruppo consiliare di Cascina del Suo partito, anch’egli rappresentante istituzionale, mi ha comunicato di non di aver parlato con il Suo staff per informarLa di un saluto istituzionale da parte del Sindaco di Cascina, proponendomi invece di salutarLa come semplice cittadino".

"Di fatto - prosegue la lettera di Rollo per Di Maio - mi è stato impedito di adempiere ai miei doveri istituzionali, vietandomi di porgere il saluto e il benvenuto della città a un Ministro della Repubblica Italiana. Dispiace vedere che Cascina venga tenuta in considerazione soltanto come palco di iniziative elettorali. Anche ignorandone il rappresentante del Governo sul territorio nell’esercizio delle sue funzioni. Voglio pensare, soprattutto per Cascina, che si sia trattato di uno spiacevole equivoco".

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