Rom e integrazione: da Rifondazione Comunista accuse frutto di una visione miope e parziale
Le accuse che Martina Battaglia di Rifondazione Comunista rivolge al comune di Pisa sul delicato tema dell'integrazione dei rom sono frutto di una visione parziale, miope e pregiudiziale. Sostenere che Pisa faccia “concorrenza alle peggiori amministrazioni leghiste” è una follia. Stiamo parlando della città che più di ogni altra in Toscana spende e investe nel sociale, destinando risorse importanti all'integrazione e all'accoglienza. Pisa è la città che ha portato avanti il progetto 'Città sottili' e che sta proseguendo nel solco di quell'esperienza, che forse una certa sinistra ha difeso troppo poco. A fronte di questo impegno, Pisa è anche la città toscana che maggiormente si fa carico del peso dell'accoglienza e questo non è più accettabile. Auspichiamo che ci sia un riequilibrio in tempi rapidi: a questo deve servire il tavolo regionale. La 'cabina di regia' è un'idea valida che come Pd abbiamo sostenuto con forza, ma non può essere una scusa per giacere nell'inerzia. Non è accettabile il proliferare di situazioni di abusivismo incontrollato, foriere di insicurezza ma anche lesive della dignità di chi in certe condizioni abitative si ritrova a vivere. O davvero Rifondazione Comunista pensa che far finta di niente e tollerare i campi abusivi sia un gesto di solidarietà civile? Chissà se gli esponenti di questo partito sanno che le richieste di intervento, di fronte a situazioni di degrado oggettivamente non sostenibili, arrivano proprio dai quartieri più popolari, da cittadini usi alla solidarietà, valore che conoscono e che praticano nella vita quotidiana, e che non ci stanno a passare per razzisti. La sola accoglienza possibile è quella che passa dal rispetto della legalità e della dignità delle persone. Altrimenti il richiamo all'accoglienza suona vuoto e solo retorico. Non ci pare, peraltro, che altri comuni della Toscana, anche quelli in cui Rifondazione è in maggioranza, adottino strategie differenti.
Lisa Cioncolini
(Responsabile Politiche sociali dell'Unione comunale Pd)
