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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Sant'Ermete, i Cobas: "Giustizia e servizi per i quartieri popolari, ma il personale pubblico va rispettato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Se qualcuno continuasse a parlare di inutilità della politica tout cort commetterebbe un grave errore visto che nella seconda commissione comunale siamo venuti a conoscenza di fatti che difficilmente avremmo appreso. E senza informazioni anche i movimenti per la casa non possono andare avanti

Il quartiere di S. Ermete è destinato ad una grande opera edilizia ma strada facendo i disegni dell'amministrazione comunale sono cambiati. Perchè spendere tutti i soldi per le case popolari quando una parte dei fondi poteva essere  indirizzata ad altre opere, magari nel centro non popolare del quartiere da cui arrivano piu' voti al Partito democratico?

Fatto sta che ad oggi non sono disponibili i 10 milioni di euro della Regione necessari a proseguire, attenzione non ad ultimare. la costruzione di edilizia popolare a Sant’Ermete, ma altri soldi mancano, per esempio un milione e 300 mila euro  dei 5 milioni necessari alla costruzione di uno dei primi lotti delle nuove case popolari.

Insomma di certo c'è la demolizione delle case  oggi circondate da barriere , una demolizione che in assenza di tempi certi e rapidi per la ricostruzione trasformerebbe un quartiere in cantiere aperto e invivibile. Sui tempi di realizzazione delle nuove case e sulla copertura finanziaria ci sono ancora e solo troppe incertezze.

La Regione Toscana è in grave ritardo e soprattutto non ha i soldi disponibili perché probabilmente li ha spesi per altro, il che comporta un nuovo mutuo con ulteriori interessi da pagare. Ma per avere questi soldi passeranno mesi e sicuramente tutto il 2016; le soluzioni per sbloccare i fondi regionali sono tutt'altro che scontati.

 E in attesa dello sblocco dei fondi regionali e  di una revisione del progetto, di cui i cittadini dovranno essere non solo messi al corrente ma parte attiva nella valutazione, S. Ermete perderà altro tempo prima di vedere realizzate le nuove case.

La politica che conta è stata invece del tutto assente, solo in una Commissione è uscita fuori la verità senza che assessora Zambito e Sindaco si degnassero di incontrare i cittadini e di fornire spontaneamente spiegazioni.

Nell'esprimere la nostra critica a una gestione delle risorse economiche che non tiene conto dei bisogni reali della popolazione, specie quella dei quartieri popolari, vogliamo anche ricordare ai movimenti antagonisti che i lavoratori del comune e dell'apes non sono loro nemici e atteggiamenti come quelli registrati negli ultimi mesi sono atti di prepotenza ingiustificata verso i lavoratori pubblici che subiscono, al pari dei bisognosi di casa, i tagli e le politiche di smantellamento del welfare.

Lavoratori \trici pubblici e movimenti per la casa sono dalla stessa parte.

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