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Sciopero ex Cpt, Rifondazione Comunista: "Pieno sostegno ai lavoratori"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday
I lavoratori della ex Cpt, ora in Ctt Nord, hanno ragione a scioperare. Consideriamo grave la disdetta dei contratti integrativi in vigore nell'ex società del trasporto pubblico di Pisa e l'applicazione dei contratti di secondo livello in vigore alla ex Clap di Lucca, con una perdita media di circa 200 euro in busta paga. E' ingiusto far pagare ai lavoratori, in nome dell'armonizzazione del trattamento economico tra dipendenti, le difficoltà di bilancio della Ctt Nord: non solo in tempo di crisi si abbassano, e non di poco, i salari di centinaia di lavoratori, ma si chiedendo agli autisti turni sempre più insostenibili, su mezzi sempre più vecchi e dunque sempre più spesso soggetti a guasti.

E' ingiusto chiedere altri sacrifici proprio ai lavoratori della ex Cpt, che negli anni passati hanno già fatto molti sforzi sul terreno della produttività. Chi non ci rimette nulla, come sempre, sono i vertici dell'azienda: tanti erano gli amministratori delegati delle vecchie società provinciali dei trasporti, tanti sono oggi i posti nel Consiglio di amministrazione della nuova CTT Nord. Un esempio lampante di come la fusione delle vecchie società provinciali dei trasporti non sia servita a ridurre i costi al vertice ma solo alla base della piramide, senza lavorare a una seria e funzionale riorganizzazione del servizio. Come utenti, colpiti dai ritardi delle corse e dall'imminente aumento del biglietto di 20 centesimi, chiediamo ai cittadini di fare fronte comune coi lavoratori per mantenere insieme la qualità del servizio pubblico e i diritti dei lavoratori.

Chiediamo con forza al Comune di Pisa, che attraverso il 40% della ex Cpt partecipa alla gestione della nuova società, di farsi parte attiva affinché lavoratori e utenti non siano penalizzati dalla nascita della Ctt Nord, né dalla gara unica regionale. Serve un progetto organico per difendere il trasporto pubblico locale dai tagli e dalla privatizzazione strisciante, e per rendere il servizio affidabile e accessibile, e dunque anche economicamente sostenibile. Ma per raggiungere questo obiettivo serve un soggetto pubblico che faccia sentire la sua voce, molto più di quanto non abbia fatto in questo ultimo anno. Come nei mesi passati, continueremo a incalzare la maggioranza e la giunta del Comune di Pisa su questo punto.

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