rotate-mobile
Politica

Province, modifiche al decreto: verso lo sdoppiamento del maxi ente

Le ultime vicissitudini politiche minacciano la conversione in legge del decreto di riordino, arrivato alle battute finali in Senato. Il Pdl ha deciso di porre in aula la pregiudiziale di incostituzionalità

Il decreto sulle province potrebbe rischiare di non diventare una legge. A dichiararlo sono le ultime notizie Ansa, contententi le parole  di uno dei due relatori del provvedimento, Filippo Saltamartini. I sindaci coinvolti nella riforma hanno deciso di manifestare davanti al Senato l'11 dicembre a difesa dei loro territori.

Così ieri i due relatori della legge (Saltamartini ed Enzo Bianco del Pd) hanno depositato in Commissione affari costituzionali alcune modifiche al decreto, tra cui la divisione in due della maxi provincia Livorno-Lucca-Massa-Pisa che si dividono in provincia di Pisa-Livorno da una parte e provincia di Lucca-Massa Carrara dall'altra.

È previsto che i consigli provinciali siano composti da 20 consiglieri nelle province con popolazione superiore a 700 mila abitanti, da 18 nelle province superiori a 300 mila abitanti e 16 consiglieri nelle altre. Ma l'intero provvedimento rischia di saltare se la pregiudiziale di incostituzionalità del Pdl fosse approvata.

"Non è detta l'ultima parola - è l'articolato ragionamento di Saltamartini - perché all'interno della pregiudiziale bisogna capire se la costituzionalità della riforma delle Province passa tramite la Consulta o se a decidere saremo noi in Parlamento. Potremmo decidere o di bocciare decreto legge, oppure di farlo passare in attesa della pronuncia della Corte costituzionale che dovrà esprimersi sul ricorso presentato dalle Regioni.

"Lo scorporamento del maxi ente è una decisione che sana un'anomalia nazionale -  afferma il presidente della Provincia Andrea Pieroni - L'accorpamento di 4 province storiche, esistenti già al momento dell'Unità d'Italia, è una forzatura emersa subito all'attenzione della Commissione ed è dunque non solo ragionevole prevedere due province, Massa-Carrara-Lucca e Pisa- Livorno, ma anche coerente con la proposta avanzata dal Consiglio delle autonomie locali e approvata dal consiglio regionale della Toscana. L'auspicio è che adesso si metta mano anche ai criteri di determinazione dei capoluoghi utilizzando parametri maggiormente rappresentanti dei territori".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Province, modifiche al decreto: verso lo sdoppiamento del maxi ente

PisaToday è in caricamento