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Accoltellamento alla stazione, Forza Nuova: "L'unico pericolo non erano le nostre 'passeggiate'?"

Il segretario provinciale sottolinea l'intento di proseguire con le 'ronde' e commenta l'episodio avvenuto giovedì sera nell'area. Sulla questione interviene anche la Lega Nord

La rissa con accoltellamento avvenuta ieri sera, 5 ottobre, in zona stazione a Pisa, riaccende il dibattito sul capitolo sicurezza nell'area e torna a far parlare gli attivisti di Forza Nuova che con le loro 'ronde' avevano dato il via ad un fitto botta e risposta con il sindaco e la maggioranza. "Dopo le nostre 'passeggiate per la sicurezza' - dichiara Augusto Gozzoli, segretario provinciale di Forza Nuova - il sindaco ha rassicurato la cittadinanza affermando che la zona della stazione era sicura, che era stata fatta oggetto di una fantomatica riqualificazione e che l'unico pericolo erano le nostre 'passeggiate'. A fronte dei fatti di ieri però, dove in un regolamento di conti tra stranieri per questioni di spaccio si è verificato un accoltellamento, appare evidente l'ipocrisia con cui il sindaco e la galassia delle sinistre pisane coprono una situazione insostenibile mentre attaccano chi vi pone rimedio". Gozzoli conclude rilanciando le 'ronde' forzanoviste: "Continueremo ad agire, al fianco dei pisani per garantire quella sicurezza e quelle risposte che la politica non è in grado di dare, negando l'evidenza per portare avanti un'agenda ideologica sulle spalle degli italiani".

Sull'episodio di ieri sera interviene anche il segretario comunale della Lega Nord di Pisa Edoardo Ziello: "Era il dodici di agosto quando un nucleo di militari della Guardia di Finanza veniva brutalmente accerchiato e picchiato da delle decine di immigrati venditori abusivi con il risultato di aver registrato tre finanzieri all'ospedale e l'innesco delle polemiche politiche verso il Partito Democratico, che governa la città, per la sua incapacità di impartire un indirizzo politico chiaro in materia di sicurezza - sottolinea Ziello - dopo due giorni, da quell'evento nefasto, il sindaco, Marco Filippeschi, aveva annunciato che avrebbe emesso il daspo urbano per dare una frenata alle violenze che continuavano a manifestarsi in città e il viceprefetto, Valerio Massimo Romeo, aveva garantito la massima collaborazione, annunciando la possibilità di ricorrere alle espulsioni". 

"A distanza di quasi due mesi da quel brutale pestaggio a danno dei nostri militari - prosegue - sul versante della sicurezza, nulla è cambiato, se non le classiche frasi da repertorio elettorale che vengono sciorinate dai nostri amministratori per cercare di dire che Pisa sta cambiando e che l'insicurezza è solo percepita e non è reale. In realtà se facciamo due passi nei luoghi più attenzionati del nostro capoluogo ci accorgiamo che ci sono ancora i soliti gruppi di immigrati, con gli stessi bivacchi, che sfidano con evidenza l'ordinanza emessa dal primo cittadino, presidiando gli stessi punti caldi della città, dalla zona stazione a piazza delle Vettovaglie, a colpi di sputi in terra, schiamazzi e deiezioni". 

"Vogliamo sapere che fine hanno fatto i toni risoluti del sindaco in merito alle politiche sulla sicurezza e dove sono andati a finire i più volte citati daspo urbani - afferma ancora il segretario Ziello - abbiamo l'impressione che questa amministrazione sia totalmente passiva rispetto al fenomeno e che sia incapace di risolverlo perché, probabilmente, non ha neppure una maggioranza politica uniforme in tema di sicurezza e gli unici e i soliti a farne le spese, di tale inerzia politica, sono i cittadini pisani che, ogni giorno, devono sopportare che la propria città venga così mal amministrata. Eppure era stato promesso che si sarebbe fatta una mappatura per l'applicazione dei daspo e che la maggioranza avrebbe portato in Consiglio la votazione delle integrazioni al nuovo regolamento per la Polizia Municipale, recependo le novità normative del Decreto Minniti, ma niente di tutto questo è stato mantenuto". "È davvero vergognoso - conclude l'esponente leghista - che in due mesi non si sia stati capaci di passare dalle parole ai fatti. Il PD pensi di meno alle proprie lotte fratricide per l'individuazione del proprio candidato a sindaco e si occupi di governare la città negli ultimi mesi di mandato".

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