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Orciano Pisano: intervista al sindaco Menci sulla manovra di Ferragosto

Il primo cittadino di Orciano esprime le proprie considerazioni sull'articolo 16 del decreto legge emanato il 13 agosto dal Governo: "Ridurre i costi della politica? Non è dai piccoli che bisogna partire"

Si torna a parlare della manovra di Ferragosto con una intervista esclusiva per Pisatoday al sindaco di Orciano Pisano Giuliana Menci, che ha risposto alle nostre domande sull'articolo 16 del decreto legge n°138 del 13 agosto 2011, riguardante la riduzione dei costi della politica partendo dai piccoli comuni, quelli cioè con una popolazione inferiore ai 1000 abitanti.

Orciano Pisano, con i suoi 623 cittadini residenti, rientra quindi nel provvedimento, anche se, come ci spiega lo stesso primo cittadino, in caso di conversione in legge, senza modifiche, del decreto, verrà toccato solo marginalmente.

Orciano è un piccolo comune della provincia di Pisa, è posto nelle Colline Pisane a 122 metri sul livello del mare, fra la Val di Tora e la Val di Fine, in una dolce posizione collinare a pochi chilometri dal mare. Il territorio comunale, a forma di triangolo equilatero, si estende per 11,64 Kmq e confina a nord con Lorenzana, a sud con Rosignano, ad est con Collesalvetti e ad ovest con Santa Luce.

Sindaco, con la cosiddetta manovra di Ferragosto, cosa cambierà per il comune di Orciano?
"Non dovrebbe cambiare niente, il decreto dice che si devono fondere tra loro quei comuni confinanti al di sotto di 1000 abitanti; l'unico comune in provincia di Pisa con le caratteristiche del nostro è Monteverdi Marittimo  (784 abitanti, ndr), che dista da Orciano circa un'ora d'auto; i comuni nostri confinanti invece sono tutti al di sopra dei mille abitanti".

Come ha reagito il paese alla notizia?
"Il paese per il momento sta a guardare, sarà per il gran caldo, sarà per le ferie, ma non mi sembra che ci sia una grande ansia. Gli anziani sono quelli che temono maggiormente che il loro comune possa sparire".

Qual è la sua personale posizione riguardo a questa norma? Pensa che possa essere la giusta soluzione per ridurre i costi della politica o potrebbero esserci alternative?
"Penso che questa norma non sia giusta, eliminare consiglieri ed assessori può sembrare un grosso taglio al numero di poltrone, queste "poltrone" però sono quelle che incidono meno sui costi della politica. Noi, amministratori di Orciano, non abbiamo un cellulare di servizio, quando ci spostiamo usiamo le nostre auto, non chiediamo rimborsi spese. Forse la politica dovrebbe prendere esempio dai piccoli".

Una curiosità che riguarda il vostro paese.
"Il nostro paese nel 1927 venne incorporato a quello di Santa Luce e per un lungo periodo il comune si chiamava S.Luce-Orciano. La sede comunale era a Santa Luce. Dopo la guerra un gruppo di orcianesi fondò un comitato e, con l'aiuto del prete di allora, don Anselmo Carpita, e grazie all'intervento di vari politici, Orciano nel 1957 riuscì di nuovo a raggiungere la sua autonomia".

Un'autonomia che, allo stato attuale del decreto, salvo modifiche in corso d'opera, rimarrebbe tale. Scorrendo l'articolo 16 del decreto legge n°138 del 13 agosto 2011 infatti, Orciano, come spiegato dal sindaco, non dovrà associarsi con comuni confinanti, ma ciò che cambierebbe sarebbe la composizione della Giunta e del Consiglio Comunale. Sindaco a parte infatti, il numero degli assessori scenderebbe a due (invece degli attuali 4), mentre quello dei consiglieri sarebbe ridotto a cinque (invece degli attuali 12).
Qualche modifica dunque ci sarebbe, ma nemmeno poi tanto radicale come molti pensano.

Intanto sul sito web dell'ente è stata annunciata l'adesione alla manifestazione promossa dall'Associazione Nazionale Piccoli Comuni, in programma domani 26 agosto a Roma. L'amministrazione comunale di Orciano Pisano aderisce per dire di no alla soppressione di Consigli e Giunte dei più piccoli.

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