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Smart working: "Il Comune si è dotato del piano organizzativo?"

Lo chiede in una interrogazione il consigliere comunale di Diritti in comune Ciccio Auletta. La questione arriva in Consiglio comunale

L’amministrazione del Comune di Pisa si è dotata di un piano organizzativo del lavoro agile, come previsto dalla normativa vigente? C’è stato un confronto con i sindacati sulla questione della gestione del personale, alla luce della pandemia, sul lavoro in presenza e quello in smart working? Quanto è stato utilizzato lo smart working dall'amministrazione comunale e soprattutto come si vuole oggi procedere: un ritorno in massa in presenza o anche l’utilizzo di questo diversa forma di lavoro? Come hanno lavorato i dipendenti comunali in smart working?

Questo argomento, grazie ad una interrogazione del consigliere Francesco Auletta (Diritti in Comune), arriva ora in Consiglio comunale. 
“In base alla normativa vigente - scrive Auletta - i Comuni sono tenuti alla approvazione del Pola (Piano organizzativo del lavoro agile), sentite le organizzazioni sindacali.  Il consigliere Auletta chiede quindi se “il Comune ha adottato il Pola e in caso contrario per quali ragioni questo non sia avvenuto, se, inoltre, vi è stato un confronto con la Rsu e le rappresentanze sindacali al riguardo e nel caso con quali esiti". Il consigliere Auletta, infine, chiede anche “quanti lavoratori sono stati in smart nel periodo 1 gennaio - 1 giugno 2021 e in quali settori, se hanno avuto riconosciuto il buono pasto e se operano con strumentazione personale o fornita dall'ente”.
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