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Consiglio comunale, Di Gaddo e Serfogli (PD) chiedono la prosecuzione dello smart working

I due consiglieri hanno presentato la richiesta all'assessore al Personale Giovanna Bonanno

C’è molta incertezza tra i dipendenti comunali sulla prosecuzione o meno dello smart working, post pandemia. Da qui la richiesta urgente dei consiglieri comunali Andrea Serfogli e Benedetta Di Gaddo, entrambi del Pd, di audizione dell’assessora al Personale del Comune di Pisa, Giovanna Bonnano e dei sindacati nella 4° Commissione del Consiglio Comunale.

"Lo smart working - così scrivono i due consiglieri comunali - consente alle Pubbliche Amministrazioni grandi vantaggi sia in termini di aumento della produttività che di riduzione dei costi. Un ritorno al passato comporterebbe lo svantaggio di demotivare i lavoratori e di rendere le Pubbliche Amministrazioni molto meno attrattive per i potenziali talenti. Lo smart working è - concludono Serfogli e Di Gaddo - uno strumento irrinunciabile perché permette di spingere i dipendenti pubblici alla digitalizzazione, alla diminuzione dell’impatto ambientale e al miglioramento della competitività e dell’innovazione dei servizi pubblici, aspetti fondamentali anche per il grande sforzo di riforma che il nostro Paese deve intraprendere con le risorse del PNRR". I dipendenti comunali che sono stati in smart working lo scorso anno sono stati 394 su oltre 660, dall'inizio di quest’anno, per i primi sei mesi sono stati, invece, 295.

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