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Crisi maggioranza, Landucci abbandona: "Non condivido più le politiche del Pd"

L'ormai ex esponente del Partito Democratico spiega i motivi che lo hanno spinto a lasciare la coalizione di centrosinistra che governa la città. La decisione è stata presa domenica dopo un colloquio con il sindaco. Landucci aderirà al Gruppo Misto

"Esco dalla maggioranza e dal Pd perchè non sono più d'accordo con le politiche portate avanti dal partito". Così l'ormai ex esponente del Pd, Stefano Landucci, ha spiegato questa mattina i motivi che lo hanno portato ad uscire dalla coalizione di centrosinistra che governa la città. L'ipotesi era stata ventilata la scorsa settimana dopo le dimissioni dell'assessore Danti e l'uscita dalla maggioranza di Sel. Dopo qualche giorno di riflessione questa mattina è arrivata anche l'ufficialità. "E' stata una scelta dolorosa - ha spiegato Landucci - su cui hanno pesato tutta una serie di valutazioni. Le dimissioni di Danti e l'uscita di Sel dalla maggioranza sono state sicuramente decisive perchè hanno riportato la città indietro di qualche anno e spostato nuovamente l'asse politico verso il centro, in un'area più moderata nella quale non mi riconosco".

Ma sulla decisione di Landucci hanno pesato anche le politiche portate avanti dal Partito Democratico a livello nazionale e regionale. "Purtroppo è tramontato un progetto politico - ha affermato il consigliere comunale - che è quello di 'Italia Bene Comune'. Un progetto con il quale il Pd guardava a sinistra. Al suo posto è invece subentrata la politica delle larghe intese". "A livello regionale - ha proseguito Landucci - le firme raccolte a sostegno della candidatura di Luciano Modica a presidente andavano nella direzione di riaprire il dibattito all'interno del partito e di trovare nuovamente un'unità a sinistra. Purtroppo l'atteggiamento del Pd Toscano, da questo punto di vista, è stato di totale chiusura".

Con l'uscita di Landucci, che aderirà al Gruppo Misto, i numeri della maggioranza che governa la città si assottigliano sempre di più. I consiglieri comunali di maggioranza ora sono infatti 17 (18 con il sindaco) contro i 15 dell'opposizione: un vantaggio molto sottile che potrebbe rimettere in discussione il futuro dell'amministrazione comunale pisana. Almeno per il momento rimangono invece in maggioranza gli altri 3 consiglieri del Pd più vicini alle posizioni di Stefano Landucci. “I numeri per governare ci sono ancora - ha detto Landucci - e credo che si proseguirà con questa amministrazione. Sicuramente non sarà semplice perchè le politiche portate avanti negli ultimi mesi hanno creato più di un malumore anche all'interno dello stesso Pd e il sindaco dovrà essere bravo a ricompattare il partito. Per quanto mi riguarda rispetterò il programma di mandato con il quale sono stato eletto e porterò avanti le mie idee politiche valutando, di volta in volta, le proposte della maggioranza".

Infine Landucci spiega il modo in cui ha comunicato la sua decisione al sindaco Filippeschi. "Ci siamo visti ieri (domenica, ndr) - ha concluso il consigliere comunale - e mi ha chiesto di tornare sui miei passi dicendomi che anche se era cambiato il contesto politico non sarebbe cambiata l'amministrazione. E' stato comunque un incontro cordiale e alla fine ha compreso i motivi che mi hanno spinto ad abbandonare il Pd".

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