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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Una Città in Comune sostiene Potere al Popolo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Nel marzo del 2013 lanciavamo un appello alla città, per quella che noi allora definivamo un’incursione eretica, che si fondava sui pilastri della democrazia, della partecipazione e della trasparenza, con l’intenzione di dar vita a un’intelligenza multipla e creativa, nettamente e concretamente alternativa alle politiche del Partito Democratico e dei suoi alleati. Intendevamo portare in Consiglio Comunale la voce dei tanti senza voce, delle tante lotte e vertenze che ogni giorno attraversano la città di Pisa: bisogni di politiche sociali e di servizi e tutela dei diritti delle persone e delle risorse del territorio. L’idea che ci ha spinti a candidarci nel 2013 è che si doveva voltare pagina, ribaltare l’ottica di governo della città a partire dalle periferie e dalla piena cittadinanza di tutte e tutti, combattendo la povertà e le ingiustizie che crescono senza sosta da quando è cominciata la crisi, uscendo dalla cementificazione come unico motore economico, mettendo da parte la politica degli affari e dei grandi sistemi di potere.

Qualche mese fa, in vista delle elezioni politiche che si svolgeranno il prossimo marzo, un appello molto simile al nostro è stato lanciato da Potere al Popolo. Un appello basato sull’idea che le cittadine e i cittadini devono riprendersi la rappresentanza per scompaginare il quadro politico: Potere al popolo è in netta e chiara alternativa al PD e a riedizioni del centro-sinistra, alle destre, al neoliberismo, alle politiche di austerity e ai trattati europei. Sin dal primo punto del programma si afferma il bisogno non solo di difendere ma anche di attuare la Costituzione rimettendo al centro i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, superando ogni discriminazione, rimuovendo ogni ostacolo economico e sociale che limita l’uguaglianza, promuovendo e supportando la cultura e la ricerca scientifica, salvaguardando il patrimonio ambientale e artistico, ripudiando la guerra, rimuovendo il vincolo del pareggio di bilancio.

Troviamo in Potere al Popolo chi in questi anni, ovunque in Italia, ha portato avanti le nostre stesse battaglie. Le candidate e i candidati sono persone che lavorano e lottano ogni giorno nella precarietà, si impegnano quotidianamente sul territorio per affermare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, per la difesa dell’ambiente, per il diritto alla casa, contro il precariato e lo sfruttamento nel lavoro, la legge Fornero, la “Buona Scuola”, la privatizzazione dei servizi, la militarizzazione dei territori e le “guerre umanitarie”. Queste persone sono nostre compagne di strada.

In questi cinque anni abbiamo lavorato ogni giorno in città, dentro e fuori del Consiglio Comunale. E’ prioritario per noi che il Comune salvaguardi la qualità del lavoro a partire dai servizi dati in appalto, riconoscendo a chi lavora per l’amministrazione e per le ditte appaltanti gli stessi diritti. Così come è prioritario arrivare a una tassazione fortemente progressiva che faccia pagare di più i più ricchi, per investire risorse contro elusione o evasione fiscale. Abbiamo scoperto lo scandalo delle fideiussioni false, stratagemma di alcuni costruttori per non pagare al Comune quanto dovuto. Abbiamo proposto la disobbedienza al Patto di stabilità per garantire i servizi alla cittadinanza. Abbiamo chiesto di dare cittadinanza e dignità a tutte le persone che vivono a Pisa, anziché fare le politiche della “sicurezza”. Abbiamo provato a rilanciare i servizi pubblici e l’uso del patrimonio immobiliare per combattere la povertà e promuovere l’uguaglianza. Lottiamo per il nostro patrimonio culturale. Lavoriamo costantemente per tutelare il territorio a partire dal recupero delle aree verdi, dallo sviluppo di una mobilità sostenibile al posto di scelte scellerate come la Tangenziale N-E, dalla richiesta di analisi e controllo dello stato dell’inquinamento e della salute, come nel caso dell’indagine epidemiologica i cui risultati sono usciti da pochi giorni. Nei mesi scorsi inoltre abbiamo cominciato la battaglia contro il potenziamento di Camp Darby: per l’ambiente e contro la guerra.

Potere al popolo nasce per portare la voce dei bisogni reali anche in Parlamento: perché la dimensione locale e quella del Paese si incontrino per ripristinare e garantire i diritti di tutte e di tutti. Per queste ragioni abbiamo deciso anche noi di accettare la sfida e sostenere questo nuovo percorso concretizzatosi in pochissimo tempo. La sua è stata sin dall’inizio una gara ad ostacoli: elaborare un buon programma e trovare delle candidature adeguate in due mesi, quasi senza risorse economiche e con mille difficoltà organizzative, è stata già una prima grande sfida che abbiamo vinto. La prossima è quella di raccogliere le firme necessarie a presentarsi davvero: durante questa settimana daremo il nostro contributo per vincere anche questa.

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